PESARO - cominciata a Pesaro l'udienza del processo per l'agguato a Lucia Annibali, sfigurata con l'acido il 16 aprile del 2013. L'udienza si è aperta con la replica del pm Monica Garulli. Sono presenti in aula Lucia, che ha seguito tutte le udienze, l'ex Luca Varani, accusato di essere il mandante dell'aggressione, e per il quale il Pm ha chiesto una condanna a 20 anni di carcere, e uno dei due presunti sicari, l'albanese Rubin Talaban, considerato l'esecutore materiale del lancio di acido. Il processo, con rito abbreviato, si svolge a porte chiuse. La sentenza è prevista nel pomeriggio.
Lucia ai giornalisti: "Non mi pressate, sono stanca"
Lucia Annibali è uscita dell'aula in una pausa del processo che vede imputato il suo ex per l'agguato con l'acido di cui è rimasta vittima lo scorso aprile ed è stata letteralmente assalita da giornalisti, fotografi e cineoperatori. Accompagnata da un ufficiale dei carabinieri, ha sorriso a tutti e ha salutato alcune amiche e poi le donne dell'Udi, che hanno seguito tutte le udienze del processo fuori dall'aula.
Lucia ha ordinato un panino e un caffè e ha mostrato fastidio solo quando si è sentita pressata. «Sono molto stanca: lasciatemi almeno mangiare qualcosa», ha detto. Era la prima volta che si muoveva
liberamente nel tribunale di Pesaro, dove è quasi sempre entrata o uscita da una porta secondaria, e questo ha inevitabilmente suscitato la curiosità e l'interesse dei media.
Giudice in camera di consiglio
Il Gip di Pesaro Maurizio Di Palma, davanti al quale si celebra il processo con il rito abbreviato per l'aggressione con l'acido a Lucia Annibali, si è riunito in camera di consiglio poco prima delle 17. La sentenza è attesa attorno alle 18.