Questi hanno chiamato le forze dell’ordine e sul posto è arrivata una pattuglia dei carabinieri. Ma la giovane, alla vista delle divise, anziché calmarsi ha iniziato a inveire e a dare in escandescenze. Vista l’alterazione psicofisica probabilmente dovuta all’alcol militari hanno chiesto se la giovane volesse essere presa in cura dai sanitari del 118.
L’aggressione
Poi dalle parole si è passati ai fatti con la trentenne che ha aggredito i militari a suon di calci. Uno dei carabinieri è stato in seguito refertato e ha avuto una prognosi di cinque giorni. I militari non hanno potuto far altro che arrestare la giovane per resistenza pubblica ufficiale e lesioni. Ieri mattina la ragazza è stata portata davanti al giudice per l’udienza di convalida, difesa dall’avvocato Mara Roccisano. Il legale ha chiesto i termini a difesa per poter preparare la richiesta di una pena alternativa. L’arresto è stato convalidato e la trentenne è stata rimessa in libertà.
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