Incidente Moneti, il testimone chiave ha visto il pirata della strada urtare Alessandro in scooter

Incidente Moneti, il testimone: «Ho visto il pirata della strada, ha urtato Alessandro sullo scooter»
Incidente Moneti, il testimone: «Ho visto il pirata della strada, ha urtato Alessandro sullo scooter»
di Miléna Bonaparte
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Lunedì 8 Maggio 2023, 01:45 - Ultimo aggiornamento: 15:19

PESARO Un fascio di luce violento e improvviso, gli abbaglianti di un’auto che sfreccia contromano, si intravvede lo scooter a terra davanti a una cancellata, poi la vettura che rallenta e riparte subito dopo che il conducente è sceso a ispezionare, infine l’utilitaria di Francesca, la ragazza che si ferma, scende, chiama il 118 e salva la vita ad Alessandro Moneti. Sono le immagini, frammentarie e poco nitide, registrate dalla telecamera di servizio davanti alla rimessa in via Gradara all’angolo con via Cagli, teatro della disgrazia accaduta poco prima dell’alba del 25 maggio 2014, quando era ancora buio. 

 


L’incidente


Il giovane imprenditore agricolo di Soria aveva 17 anni e tornava a casa dopo una serata con gli amici. All’improvviso Alessandro ha perso il controllo del motorino Malaguti e, dopo una carambola, è finito contro l’inferriata di una ditta. Erano circa le 4 del mattino. Poi, all’arrivo dei soccorsi, si è parlato subito di un pirata della strada che è scappato via ignorando la sua vittima. Un colpevole rimasto senza volto e senza targa del veicolo. Lo stesso disabile, 26 anni, dice di non ricordarsi niente, lui è stato in coma per una settimana, l’anticamera di un lunghissimo calvario fatto di interventi, ricoveri e fisioterapia, ancora in corso. Ma dopo 9 anni, come anticipato da Corriere Adriatico, nel mistero senza giustizia, colpevoli e indennizzi per le lesioni riportate dal ragazzo finito in sedia a rotelle, si è fatto avanti il testimone che ha visto il pirata della strada mentre urta Alessandro in scooter. Grazie al suo racconto è stato rimesso in istruttoria il procedimento civile per l’indennizzo dei danni. 
Giovedì 18 maggio l’uomo (un 50enne di Caserta che transitava nella zona dell’incidente) verrà ascoltato dal giudice durante l’udienza delle 11,30 alla quale interverranno Alessandro, il padre Giuseppe e l’avvocato milanese della famiglia Domenico Musicco, presidente dell’Associazione vittime incidenti stradali e sul lavoro, che interrogherà il teste per la parte lesa. 


Lo scrupolo


Sul fonte opposto, ci sarà il Fondo di garanzia per le vittime della strada di Roma, chiamato a risarcire il disabile e rappresentato in aula dall’avvocato Vincenzo Blasi di Fano. Il testimone ha deciso di parlare per uno scrupolo di coscienza, dopo avere letto a dicembre un articolo di stampa sulla raccolta fondi del Trattore da sogno per Alessandro. L’uomo si è presentato dal nonno del ragazzo, con il quale aveva rapporti di lavoro, per poi contattare l’avvocato Musicco che ha raccolto la deposizione, poi consegnata in tribunale come fonte di prova. Secondo il teste «il pirata della strada era alla guida di un’auto scura che ha urtato la fiancata del motorino, il ragazzo ha sbandato e si è schiantato contro una recinzione - riferisce l’avvocato Musicco -. Era la notte a cavallo del 24 e 25 maggio 2014, attorno alle 4 del mattino. 
Ma il testimone aveva fretta, doveva rientrare a Caserta dopo la giornata di lavoro, era indeciso sul da farsi, ma vedendo di lì a poco una ragazza scendere da una vettura e prestare soccorso ad Alessandro, è ripartito verso il sud, forse senza rendersi conto della gravità dell’incidente».

La testimonianza potrebbe essere decisiva e, se il giudice la considererà attendibile, prenderanno il via le procedure per l’indennizzo del Fondo di garanzia.


Il colloquio


Intanto Giuseppe Moneti mercoledì si recherà a Milano per un colloquio con l’avvocato Musicco, il quale incontrerà poi Alessandro e famiglia il 17 maggio, la vigilia dell’udienza del teste. In questi casi il risarcimento potrebbe superare il milione di euro. 

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