Lo schianto sul tratto "maledetto" dell'Urbinate, la rabbia dei residenti: «Fatto nulla a distanza di anni»

Lo schianto sul tratto "maledetto" dell'Urbinate, la rabbia dei residenti: «Fatto nulla a distanza di anni»
Lo schianto sul tratto "maledetto" dell'Urbinate, la rabbia dei residenti: «Fatto nulla a distanza di anni»
di Thomas Delbianco
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Mercoledì 9 Marzo 2022, 02:05

PESARO - L’incidente stradale di ieri mattina lungo Strada Montefeltro, si trova nella zona che precede Borgo Santa Maria, che spesso è finita al centro dell’attenzione in particolar modo all’intersezione con Strada di Selvagrossa, che scende da Case Bruciate. Lo schianto mortale non ha coinvolto quell’incrocio, ma i residenti della zona chiedono, allargando il raggio alle zone circostanti che ogni giorno sono molto trafficate, che vengano messi i sicurezza i punti più pericolosi di quel tratto di Urbinate.

  

Incrocio problematico

«L’incrocio di Selvagrossa ha sempre avuto grosse problematiche dal punto di vista dalla viabilità e della sicurezza - interviene il Comitato Borgo Santa Maria - Prima con la rotatoria troppo piccola, tanto che i new jersey venivano sempre spostati dai mezzi in movimento, i tir non riuscivano ad effettuare le svolte, visti gli spazi stretti.

Ora che non c’è più niente, la situazione non è affatto migliorata. L’unica soluzione è quella di realizzare la rotatoria più grande già prevista nel Prg. Il Comune avrebbe dovuto farlo tempo fa, ma ha delegato questo intervento a Società Autostrade, che a distanza di anni, non ha ancora fatto nulla. Lo spazio ristretto? La rotatoria definitiva di cui parliamo - continua il comitato di residenti - inserita nel Piano Regolatore, è leggermente spostata verso il Fiume Foglia, in modo da recuperare più spazio e consentire flussi e manovre in sicurezza». Prima dell’attuale situazione viaria, senza più la rotonda sperimentale, dopo i lavori di asfaltatura della Provincia, competente su quel tratto, era presente un piccolo rondò provvisorio, che scontentava automobilisti e residenti, così come nelle valutazioni dei tecnici degli uffici comunali e provinciali, non era ritenuto soddisfacente: pochi new jersey (gli altri erano stati spostati dai mezzi in transito negli spazi ridotti) svincolo stretto, i camion che spesso si bloccavano e con diversi incidenti verificatisi. Nello scorso mese di ottobre la nuova soluzione viaria: limite dei 50 km/h, segnaletica verticale di precedenza, svolta vietata in direzione Pesaro-centro, obbligo di direzione diritto per tutti i veicoli in uscita da strada della Selva Grossa. In una delle cene in famiglia di fine 2021, il sindaco Matteo Ricci, riferendo di essere consapevole che quello di Selvagrossa è uno degli incroci più pericolosi della città aveva anticipato di voler realizzare una rotatoria piccola definitiva e sormontabile, per agevolare le manovre dei camion.

La toppa

Una soluzione comunque temporanea, in attesa che Società Autostrade realizzi la rotatoria più grande, come aveva aggiunto il primo cittadino. Lungo la stessa arteria stradale, nel tratto verso Pesaro, è presente un altro incrocio al centro di discussioni e modifiche viarie.Quasi un anno fa all’incrocio tra Strada di Case Bruciate e Strada Montefeltro è stata realizzata una rotonda sperimentale con i new jersey. Rotatoria che ha by-passato la precedente deviazione obbligata verso la rotonda del vicino casello autostradale, per chi scendeva da strada di Case Bruciate fino a Strada Montefeltro. L’obiettivo era quello di mettere in sicurezza chi scende da Case Bruciate, soprattutto nei periodi di clima più mite, visto che in molti utilizzano biciclette e motorini. All’incrocio la velocità delle vetture è diminuita. 

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