Fattorino di Riccione compie atti osceni davanti a tre bambine di Pesaro: ecco cosa è successo

Fattorino compie atti osceni davanti a tre bambine: ecco cosa è successo
Fattorino compie atti osceni davanti a tre bambine: ecco cosa è successo
di Luigi Benelli
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Sabato 20 Maggio 2023, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 15:23

PESARO  - Prima ha consegnato il pacco, poi si è denudato compiendo degli atti osceni davanti a tre bambine rimaste traumatizzate. Le ragazzine hanno denunciato l’episodio ai genitori e le indagini hanno portato all’identificazione del corriere, un 47enne di Riccione, che ora è finito sotto processo. La storia risale all’estate del 2021 quando l’uomo, un fattorino addetto alle consegne di un noto corriere ha effettuato la consegna di un pacco nel quartiere di Muraglia.

Secondo l’accusa, dopo aver lasciato il pacco al vicino di casa del destinatario avrebbe visto tre bambine, tra i 10 e i 12 anni, che giocavano in giardino.

E a quel punto che l’uomo, «preso da un irrefrenabile impulso» come ha spiegato poi al giudice si è spogliato iniziando a compiere dei gesti osceni ma con l’accortezza che le stesse ragazzine lo vedessero, poi come se nulla fosse è salito sul furgone, si è rimesso alla guida e se ne è andato. Una scena che ha lasciato le tre amiche sconvolte tanto che le stesse, come poi hanno raccontato ai loro genitori, per diverso tempo hanno provato paura ogni volta che un corriere suonava alla porta, poi hanno deciso di confidarsi con i loro familiari fornendo agli stessi una descrizione dettagliata del fattorino, sia livello fisico, sia sui vestiti che indossava.

Il pacco lasciato alla vicina

A quel punto i genitori hanno cercato di avere maggiori informazioni sul corriere che aveva lasciato il pacco alla vicina di casa e contemporaneamente allertare le forze dell’ordine. Così sono partite le ricerche per rintracciarlo. Il suo mezzo di consegna è stato visto il giorno successivo, l’uomo era vestito alla stessa maniera e corrispondeva alle descrizioni delle ragazzine.

Non solo, sul mezzo aveva una iscrizione che lo ricollegava all’autista del giorno precedente. Di qui la denuncia e le indagini che hanno portato il 47enne a processo per atti osceni in luogo pubblico aggravati dalla circostanza di averli commessi davanti a dei minori. Ieri mattina c’è stata l’ammissione ai lavori socialmente utili. L’uomo potrà prestare servizio in un’associazione o cooperativa per estinguere il reato. I genitori si sono costituiti parte civile tramite l’avvocatessa Silvia Pierini che ha chiesto 20 mila euro di risarcimento. 

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