In coda al Pronto soccorso ruba il portafogli alla guardia giurata, ma i poliziotti lo riconoscono

In coda al Pronto soccorso ruba il portafogli alla guardia giurata, ma i poliziotti lo riconoscono
In coda al Pronto soccorso ruba il portafogli alla guardia giurata, ma i poliziotti lo riconoscono
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Mercoledì 3 Febbraio 2021, 01:40

PESARO Portafoglio sparito alla guardia giurata del pronto soccorso, la squadra volante individua il responsabile. Denunciato. Il fatto è accaduto nel tardo pomeriggio di lunedì quando l’addetto alla sicurezza dell’ospedale San Salvatore ha dato l’allarme per la perdita del suo portafoglio. Sul posto è intervenuta la polizia che ha chiesto conto del fatto alla guardia giurata.

L’addetto ha spiegato di essere rimasto sempre sul posto e che si era trattato di un furto.

I poliziotti sono rimasti nella sala d’attesa dell’ospedale e hanno incrociato lo sguardo di un paziente. Quando si dice che un’occhiata tradisce.

Si trattava infatti di un volto noto alla Questura, perché in passato aveva avuto dei guai legati al consumo di sostanze stupefacenti. 
Un uomo di Pesaro, sulla cinquantina, che non è riuscito a sostenere lo sguardo dei poliziotti dando segnali di nervosismo. Anzi, furtivamente ha cercato di allontanarsi con fare sospetto, cosa che ha portato i poliziotti a fermarlo per chiedere conto di cosa stesse facendo al pronto soccorso. Gli agenti gli hanno fatto presente che poco prima era sparito il portafogli della guardia giurata. Hanno iniziato a chiedere se avesse visto qualcosa, per poi andare al sodo. L’uomo, subissato di domande, ha ceduto e ha ammesso di essere stato lui ad aver rubato il portafoglio. Subito dopo ha fatto ritrovare il borsello da cui aveva sottratto i soldi. Incalzato, ha restituito anche le banconote, qualche decina di euro. Per questi motivi il 50enne è stato denunciato dagli agenti per furto. La guardia giurata ha riavuto quindi il portafogli e i soldi e i poliziotti hanno risolto il caso in pochi minuti grazie alla conoscenza del territorio e di alcuni personaggi già noti per guai legati alla giustizia. Il loro presentimento era tutt’altro che sbagliato, vista l’ammissione di responsabilità del 50enne. 

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