Razzia di champagne e vini per Capodanno: in auto bottino da 18 mila euro

Razzia di champagne e vini per Capodanno: in auto bottino da 18 mila euro
Razzia di champagne e vini per Capodanno: in auto bottino da 18 mila euro
di Luigi Benelli
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Sabato 31 Dicembre 2022, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 1 Gennaio, 09:40

PESARO Furto di champagne e razzia nei supermercati, tre arresti e bottino di circa 20mila euro. Fallisce l’operazione notte brava a Capodanno. Nell’ambito dell’attività di prevenzione e repressione dei crimini, il personale della Polizia di Stato della Squadra Volanti della Questura di Pesaro e Urbino ha arrestato, nella giornata di giovedì, tre cittadini di nazionalità rumena, che si sono resi responsabili di furto pluriaggravato in concorso. Insomma hanno messo a segno un furto aiutandosi l’un l’altro.


Il blitz


Nelle prime ore del pomeriggio, la guardia giurata dello Spazio Conad di via Gagarin segnalava un giovane che, tenuto d’occhio attraverso l’impianto di sorveglianza, era stato visto mentre si riempiva il giubbotto, le tasche e la cintura di un cospicuo numero di bottiglie di champagne di ingente valore. Convinto di farla franca ha successivamente varcato le casse automatiche senza pagare. La guardia giurata, senza mai perderlo di vista, lo ha seguito mentre attraversava la strada davanti all’ipermercato dove si è incontrato con i suoi complici, nel tentativo di dileguarsi con il bottino di bollicina.
I campagni di merenda
L’intervento immediato della Volante ha scombussolato i piani della banda, che nel frattempo era riuscita a occultare la merce trafugata allo Spazio Conad. L’attività info-investigativa, eseguita nell’immediatezza dagli agenti di polizia, ha permesso di rintracciare e fermare tutti i componenti dell’avvinazzato sodalizio composto da una donna e due uomini, tutti residenti in un campo nomadi situato in provincia di Roma e gravati da numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, con una specialità proprio nei furti di vini e liquori di fascia alta.

Pur di fronte all’evidenza, chiaramente stanati dalle immagini della videosorveglianza,, impassibile davanti alla visione delle telecamere dello Spazio Conad, i tre nomadi, come di copione, hanno negato ogni addebito. Ciononostante, per gli elementi raccolti a loro carico, sono stati arrestati per furto pluriaggravato.


Modalità da professionisti


Il modus operandi, da veri professionisti del settore, prevedeva il sopralluogo del primo uomo che fotografava le bottiglie pregiate, per poi inviare le immagini- tramite messaggio dal cellulare - alla donna che, fingendo di fare la spesa, suggeriva materialmente al terzo complice quali bottiglie scegliere. I successivi accertamenti, eseguiti dagli agenti di polizia con una serie di riscontri incrociati tra banche dati e telecamere di sorveglianza, consentivano di individuare un secondo veicolo di loro proprietà, parcheggiato nelle vicinanze dell’ipermercato.


Il nascondiglio


Gli agenti non ci hanno messo molto a verificare che, all’interno della vettura, era nascosta la refurtiva. Così sono state rinvenute e successivamente sequestrate circa 25 bottiglie di liquori e champagne pregiati, per un valore che supera i tremila euro, nonché 4 Apple Imac, due Apple watch, telefoni cellulari e accessori, per un valore di circa 15.000 euro, tutti intatti e incellophanati, provento di altri furti perpetrati in precedenza. 


La direttissima


Nella mattinata di ieri la donna e i due uomini sono stati portati davanti al giudice per la direttissima; l’arresto è stato convalidato, con contestuale scarcerazione e sottoposizione all’obbligo di dimora nella provincia di residenza. Gli stessi nomadi sono stati, altresì, allontanati dal Comune di Pesaro con foglio di via obbligatorio emesso dal Questore di Pesaro e Urbino. Sono in corso contatti con la grande distribuzione della Provincia per verificare il coinvolgimento del trio in ulteriori episodi delittuosi di natura predatoria. L’operazione si inserisce nel contesto delle misure di contrasto al crimine, posto in essere da bande criminali di trasfertisti, stanziali in altre province italiane, che ciclicamente raggiungono il territorio pesarese per commettere i loro crimini.

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