Incontro ravvicinato da brividi: «Ho visto le ladre dal buco della serratura»

Incontro ravvicinato da brividi: «Ho visto le ladre dal buco della serratura»
Incontro ravvicinato da brividi: «Ho visto le ladre dal buco della serratura»
di Luigi Benelli
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Giovedì 2 Settembre 2021, 06:40

PESARO - Il racconto di chi ha capito che nell’altra stanza c’erano i ladri e con freddezza ha lanciato l’allarme affinchè due donne nomadi fossero arrestate. Il caso riguarda il furto in una palazzina in viale Verdi martedì pomeriggio. A finire in manette una 25enne e una 26enne italiane, nomadi, gravate di numerosi precedenti penali per reati di questo tipo. Una di loro era incinta. Abbiamo parlato con la ragazza che era in casa quando le due donne erano entrate.

«Ero in camera e ascoltavo la musica con le cuffie, mio padre e madre erano fuori.

Erano circa le 17,45 ed ero nella stanza più lontana dall’ingresso. Non so se abbiano suonato per capire se c’era qualcuno, ma con la musica nelle orecchie non ho davvero capito. La mia stanza era chiusa a chiave perché stavo facendo meditazione e in quel momento voglio isolarmi. Avevo gli occhi chiusi, ma fortunatamente li ho aperti proprio nell’istante in cui ho visto la maniglia abbassarsi tre volte». 

Bottino lanciato dalla finestra

Non è un dettaglio banale perché «se non avessi visto quegli scatti della maniglia forse sarei uscita dalla stanza poco dopo e me le sarei trovate davanti». La reazione è fulminea. «Sono scattata a vedere dal buco della serratura e ho visto una ragazza che frugava nel portagioie di mia madre. Per una decina di secondi sono entrata in panico, ma poi mi sono allontanata il più possibile dalla porta e ho chiamato mia madre a bassa voce. Proprio in questi giorni si raccomandava di chiudere la porta perché stavano girando bande di ladri, così quando le ho detto che c’erano due malviventi in casa, pensava stessi scherzando. Poi, sentita la voce bassa e la preoccupazione, ha chiamato subito il 112». Armata di coraggio e di idee, la ragazza ha preso in mano la situazione. «Volevo che le prendessero, ho sentito subito le sirene della polizia e le ladre sono uscite, ma ho chiesto a mia madre e mia zia che stavano tornando di chiudere tutti gli ingressi della palazzina». La polizia è arrivata mentre le due giovani stavano cercando di scappare sulle scale verso l’alto, verso il tetto. E proprio in questo frangente una delle due ha aperto una finestra e lanciato una borsa con la refurtiva in strada. È caduta proprio vicino all’auto della polizia. Dentro c’erano collane e ori, soprattutto ricordi di famiglia. 

Oggi l’udienza di convalida

La polizia le ha braccate e arrestate. Avevano anche due cacciaviti e una cagnina, con cui erano riuscite ad aprire i portoni. «Per fortuna è andato tutto bene, è stato un intervento tempestivo, sono rimasta in stanza finchè le hanno prese poi mi sono affacciata per il riconoscimento». Oggi ci sarà l’udienza di convalida dell’arresto.

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