Pesaro, trovata banda dell'apericena
Uno arrestato mentre fugge in treno

Pesaro, trovata banda dell'apericena Uno arrestato mentre fugge in treno
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Venerdì 27 Gennaio 2017, 05:30

PESARO - Pendolari del furto all’ora di cena. Uno dei due preso prima che salisse sul treno. Sono giorni particolari, in cui i ladri scelgono l’orario della cena per colpire negli appartamenti. I carabinieri di Pesaro hanno notato due persone aggirarsi in via Mancini. Stavano uscendo da una palazzina che faceva angolo con via Silvio Pellico. Si sono accorti che potevano essere due sospettati di precedenti furti.
Le descrizioni corrispondevano: giubbotto scuro, jeans, uno dei due alto, l’altro rasato a zero. Bingo. I carabinieri li hanno seguiti da distante, ma i due si sono accorti e sono scappati, separati, verso il parco Miralfiore di corsa. Sono stati chiesti rinforzi del nucleo operativo Radiomobile per poterli bloccare. Un’operazione delicata, nel tardo pomeriggio. In stazione del treno si è catapultato anche un maresciallo del nucleo operativo fuori servizio, ma pronto a sporcarsi le mani per la causa. E così ha notato i due, sudati, arrivare dal tunnel. Non c’era tanto tempo per riflettere sul da farsi, i due stavano per prendere il treno. Così il maresciallo è intervenuto e ne ha bloccato uno, un trentenne albanese senza fissa dimora in Italia con permesso di soggiorno turistico, prima che salisse sulla carrozza. Ne è nata una colluttazione tra i due finchè il carabiniere ha avuto la meglio. Sono arrivati anche i rinforzi mentre il militare ha chiesto al macchinista di poter fermare il treno in partenza. Tutto sotto gli occhi di pendolari che hanno assistito all’arresto in diretta. L’altro è riuscito a salire e portarsi fino all’ultima carrozza. I carabinieri hanno tentato di bloccarlo, ma l’uomo è riuscito ad aprire le porte in qualche maniera e fuggire verso il parco. Sono scattate le ricerche ma niente da fare. I carabinieri hanno ricostruito il percorso dei due e il 30enne è stato arrestato per resistenza nei confronti del pubblico ufficiale, ma anche per il furto in via Mancini e quello di una settimana prima in via Grossi. Processato per direttissima ha patteggiato per resistenza e tentato furto (quello del 19) a 10 mesi 400 euro. Pena sospesa perché incensurato.

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