Bucano le gomme per ripulire le auto dei proprietari distratti: ladri seriali incastrati da una vittima

Pesaro, bucano le gomme per ripulire le auto dei proprietari distratti: ladri seriali incastrati da una vittima
Pesaro, bucano le gomme per ripulire le auto dei proprietari distratti: ladri seriali incastrati da una vittima
di Luigi Benelli
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Sabato 23 Gennaio 2021, 04:15

PESARO - Topi d’auto di seconda generazione. Un’evoluzione della classica spaccata del lunotto, ben più subdola e fastidiosa. Il fatto risale al 20 luglio del 2020 e i carabinieri sono riusciti ieri a denunciare due persone, dopo una scrupolosa indagine.

Un modus operandi che fa pensare a uno schema consolidato in cui potrebbero esserci cascate più vittime. In estate un moldavo residente a Pesaro ha denunciato un tentato furto del suo marsupio contenete il portafogli.

Il precedente

Tutto è iniziato al parcheggio di un supermercato a Borgo Santa Maria. L’uomo, una volta salito in macchina ha visto che la gomma dell’auto era bucata. Non ha potuto fare altro che recarsi al primo distributore per cambiare la ruota. Ma qui, mentre parlava con il gommista, si è accorto che un uomo stava tentando di entrare nella sua auto. Una reazione fulminea, una corsa che ha messo in fuga il ladro, salito poi su una macchina guidata dal complice. Non aveva fatto a tempo a segnare il numero di targa, vista la concitazione. Ma ha denunciato tutto ai carabinieri. I militari non hanno mollato la storia, ma hanno iniziato a mettere dei punti fermi finchè l’altro giorno lo stesso moldavo ha segnalato tutto ai militari. 
Mesi dopo
In pratica, a distanza di mesi, di nuovo al supermercato ha riconosciuto la stessa persona che aveva tentato di sottrargli il marsupio. Ha fatto finta di nulla e una volta all’interno del market ha chiamato i carabinieri, mentre ha preso nota della targa della macchina su cui viaggiava il presunto ladro. I militari hanno subito iniziato a perlustrare Borgo Santa Maria finchè si sono imbattuti nel mezzo segnalato. Hanno identificato il conducente e poi il complice. I due sono stati anche fotosegnalati, in modo tale da poter presentare le immagini a chi aveva sporto denuncia. Il moldavo li ha riconosciuti entrambi. Il primo aveva tentato di rubargli il borsello, aveva il suo volto scolpito in testa, mentre l’altro lo aveva già visto al parcheggio che si aggirava con fare sospetto fra le auto, cercando di puntare alcune possibili vittime, soprattutto signore. 
Modus operandi
I due, entrambi marocchini di circa 50 anni, sono stati denunciati per tentato furto aggravato in concorso.

Al momento tutto è circoscritto a quell’episodio ma il modus operandi, già riscontrato in altre realtà di Italia, potrebbe aver funzionato altre volte. In pratica danneggiando l’auto si costringe il proprietario a una sosta forzata. I malviventi lo seguono e una volta lasciata l’auto provano a intrufolarsi per rubare quanto c’è dentro. 

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