PESARO - Ascoltare la ragazza, visionare le telecamere, rintracciare testimoni: le indagini dei carabinieri sono volte ad accertare che cosa è successo nel tardo pomeriggio di venerdì in un sottoscala di un garage di un condominio di via Vincenzo Rossi, nel quartiere di Pantano, da dove all’improvviso è sbucata una ragazza seminuda e sconvolta, la cui choccante comparsa in mezzo ai passanti è stata preceduta dalla fuga di due sconosciuti che non sono ancora stati identificati.
La giovane, di 22 anni, gridava disperata, è stata fermata e soccorsa da alcuni residenti, qualcuno l’ha coperta, altri hanno chiamato il 118, altri ancora i carabinieri per fare luce su un fatto che sembrava avere in quel momento tutti i contorni di un’aggressione a sfondo sessuale, anche perchè la stessa ragazza urlava ripetutamente di essere stata violentata.
L’ombra cupa
Un episodio che, se accertato, getterebbe un’ombra cupissima su una strada residenziale, altamente frequentata, vivace e ricca di attività.
La ricostruzione
Nella sua ricostruzione dei fatti c’è un buco nero di tempo e di luoghi che comincia poco prima nella zona della Torraccia, quindi a qualche chilometro da Pantano, dove la 22enne aveva consumato una dose di eroina. La ragazza è conosciuta come consumatrice di sostanze stupefacenti. Qualche mese fa aveva chiamato i carabinieri per denunciare un tentativo di aggressione al parco Miralfiore, ma le forze dell’ordine avevano poi accertato che il tutto era scaturito da un litigio per una compravendita di dosi di eroina. Quanto all’accaduto di venerdì, la 22enne ai carabinieri ha riferito che dal momento del consumo di droga in avanti c’è stato il buio: come si è spostata da Torraccia a via Rossi? Chi l’ha accompagnata? Come è finita in quel garage? Il racconto è ripreso quando la giovane è tornata in sè - o comunque ha ricordi della circostanza - e si è trovata semisvestita con due giovani sconosciuti su cui lei non ha saputo aggiungere per il momento altro che potesse aiutare a un’eventuale identificazione. E’ da quell’istante che è esplosa la narrazione social: le grida, la fuga, i soccorsi, le polemiche sulla presunta indifferenza dei residenti (ma che in realtà avrebbero aiutato la ragazza e hanno provato anche a rincorrere i fuggiaschi) e le proteste legate all’allarme sociale che l’episodio ha provocato. Ieri per tutta la mattinata c’è stata una processione di curiosi nella zona dell’accaduto che, tra l’altro, nell’aprile del 2013, oltre otto anni fa, salì drammaticamente alla ribalta delle cronache perchè teatro dell’aggressione con l’acido ai danni di Lucia Annibali, l’avvocata oggi parlamentare di Italia Viva, da parte di due albanesi, esecutori materiali dello sfregio su mandato dell’ex fidanzato Luca Varani.
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