Foce del Foglia sempre più interrata: per entrare e uscire ai diportisti serve un semaforo

Foce del Foglia sempre più interrata: per entrare e uscire serve un semaforo
Foce del Foglia sempre più interrata: per entrare e uscire serve un semaforo
di Letizia Francesconi
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Giovedì 7 Luglio 2022, 04:20 - Ultimo aggiornamento: 17:10

PESARO - Anche il Foglia patisce la siccità e alla foce riemerge, letteralmente, il problema della barra: un letto di ghiaia, inerti e sedime che si sta ingrossando sempre di più rendendo difficile il passaggio ai diportisti che hanno le barche ormeggiate lungo il tratto terminale. E la barra presenta un doppio problema: c’è una barra emersa, bene visibile, e una barra sommersa o semisommersa.

La priorità

«La barra di foce - spiegano i diportisti che fanno parte del Comitato del Foglia e dell’associazione Nautica Pesaro - si forma essenzialmente sotto la spinta delle mareggiate da nord. Parte della barra oggi non si vede perché è semplicemente semisommersa. Dopo le mareggiate l’effetto di avanzamento verso il molo di destra é fisicamente lo stesso che é avvenuto negli anni precedenti. Il problema permane finché non si interverrà con un pontone e con il trasporto della ghiaia altrove». A rimarcarlo sono appunto l’associazione “Nautica Pesaro” e Comitato del Foglia appellandosi a Regione e Comune. «L’attuale accordo per intervenire - spiegano - non è stato messo in pratica finora nel 2022 poiché quest’anno la parte di barra di ghiaia emersa non è stata ritenuta degna di nota, almeno dal punto di vista visivo».

La richiesta

«Vogliamo pertanto far presente - puntualizzano - alle autorità competenti - la situazione reale alla foce del fiume, e le difficoltà per l’uscita e l’ingresso delle vele e delle imbarcazioni più grandi. La siccità e l’assenza delle cosiddette fiumane, compromette e rischia di compromettere ancora di più una situazione già complessa, che va avanti da anni. Attualmente alla foce si entra e si esce a senso unico con motore a timone rialzato e con moltissima difficoltà e precauzione dei diportisti, tenendo conto anche degli orari di basse e alte maree, perché il canale è tuttora ristretto. Il rischio concreto alla prossima o alle prossime mareggiate importanti, è che la barra di foce nella parte sommersa finirà per richiudere l’unico passaggio disponibile, come già successo nell’estate 2020. Evitiamo, che succeda di nuovo». La richiesta è di iniziare a programmare già da ora per marzo 2023 un intervento con un pontone e con il trasporto della ghiaia della barra di foce in un altro luogo con l’uso di camion, come già avvenuto nel 2017. «La pulizia della barra di foce? E’ il problema di ogni stagione – rimarca il consigliere regionale dem Andrea Biancani – e lo dico da anni. Dovrebbe pensarci direttamente il Comitato quale ente referente, del resto la normativa che avevo già presentato lo prevede. Le risorse regionali potrebbero essergli girate direttamente. Il Comune non riesce per la mole di lavoro degli uffici tecnici e urbanistica, soprattutto ora con la progettazione del Pnrr a restare al passo delle loro esigenze, comunque legittime. Gli effetti negativi della siccità e la crisi idrica di qui al prossimo anno, fanno sì che la situazione piuttosto che migliorare peggiori. Il Comitato del Foglia e della nautica da diporto ha bisogno d’interventi puntuali, rapidi e costanti ogni stagione che il Comune non riesce a garantire».
L’accordo
Esiste ufficialmente da quest’anno tra l’altro un accordo bilaterale tra Regione e Comune che prevede l’utilizzo dell’80% delle concessioni annuali, pagate dai diportisti del fiume Foglia, per la rimozione della barra di foce.

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