La festa in campagna degenera, giovane finisce accoltellato: 21enne all'ospedale con due tagli alla schiena

La festa in campagna degenera, giovane finisce accoltellato: 21enne all'ospedale con due tagli alla schiena
di Luigi Benelli
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Lunedì 5 Ottobre 2020, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 09:43
PESARO Il festino lontano da occhi indiscreti. La serata che degenera con qualche parola di troppo e molto alcol in corpo e la lite tra ragazzi sfocia nel dramma con un accoltellamento che colpisce a sorpresa alla schiena uno dei contendenti.

 
Intorno alle 3 della notte tra sabato e domenica un 21enne di origine moldava si è presentato al pronto soccorso dell’ospedale San Salvatore di Pesaro con delle ferite sanguinanti. Ai sanitari ha inizialmente detto di essere caduto su dei ferri appuntiti, ma le lesioni, compatibili con un’arma da taglio, hanno insospettito i medici. Erano due tagli alla schiena per fortuna non abbastanza profondi da colpire organi vitali: il giovane è stato soccorso e non è in pericolo di vita. Se la caverà.

Nel frattempo, parallelamente alle cure mediche, sono scattate le indagini. I sanitari hanno inviato una segnalazione alle forze dell’ordine. E immediatamente sono scattate le verifiche da parte della squadra mobile della Questura di Pesaro, coordinata dalla dirigente Eleonora Cognigni. Inizialmente il giovane ha provato tener testa alla prima versione, poi ha raccontato che cosa era accaduto e dove con le auto della polizia che si sono dirette verso Muraglia, in strada dei Condotti: una zona di aperta campagna nota soprattutto per il tracciato dell’acquedotto romano (e dell’interquartieri ora). Le bocche degli inquirenti sono cucite su dinamica, modus operandi e responsabili, e da quanto si è potuto apprendere il contesto va inquadrato all’interno di un raduno di giovani che si erano dati appuntamento per il sabato sera proprio nella strada chiusa che sfocia poi nella zona del poligono di tiro.

Una zona rurale, un cancello verde, chiuso da un telo scuro per garantire la privacy. Si vede ben poco dalla strada, ci sono una stradina sterrata, delle panchine e delle sedie. Ma quanto basta per fare serata non curandosi degli assembramenti vietati, obbligo di mascherine e quanto altro. Il tutto lontano dai luoghi della movida, quelli delle frequentazioni classiche. Una festa privata con una cinquantina di ragazzi, tutti sulla ventina, italiani e stranieri, di compagnie e gruppi diversi.

L’alcol non è mancato e potrebbe aver marcatamente influito sull’epilogo della serata. Ieri mattina bastava affacciarsi per vedere sul vialetto di breccia alcune sedie a terra e resti di bottiglie di vino e super alcolici. Proprio sul vialetto sarebbe stato trovato dagli agenti della polizia scientifica, a supporto dei colleghi della squadra mobile anche il coltello, nascosto nell’erba.

I contorni della vicenda sono poco chiari e gli agenti hanno ascoltato diversi ragazzi per tutta la giornata di ieri per cercare di risalire al responsabile (o ai responsabili)e ricostruire la dinamica: le testimonianze da raccogliere sono state diverse e sono andate avanti fino a sera inoltrata, insieme all’identificazione dei partecipanti alla serata. Sembrerebbe che un gruppo di giovani italiani provenienti dalla vicina Romagna, zona Riccione, abbia preso parte alla festa e nel corso della serata si sia innescata la lite con il 21enne - da accertare se altri giovani amici del ragazzo siano stati coinvolti - che è trascesa nei due colpi di fendente che hanno raggiunto il ragazzo alla schiena.

Il ferito è un 21enne moldavo, da anni a Pesaro, che per fortuna non ha riportato gravi conseguenze. Tanto che, pare, si sia recato in ospedale senza la necessità di allertare un’ambulanza o un altro mezzo di soccorso. I poliziotti sono intervenuti durante la notte ma dell’aggressore (o degli aggressori) nessuna traccia. Bocche cucite fra i giovani, mezze parole e basta. Un contesto quasi impermeabile, almeno nella primissima fase. L’area in questione, al civico 68, è stata posta sotto sequestro dall’autorità giudiziaria affinchè gli inquirenti possano lavorare sulla scena ed evitare che ci possano essere inquinamenti delle prove. Sono stati messi anche i classici nastri bianchi e rossi per delimitare la zona e interdirla al passaggio. Ieri mattina qualche curioso che passeggiava sulla via non ha potuto fare a meno di notarli, compreso il cartello che indica il sequestro. 

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