PESARO L’accusa era di aver assunto amici e parenti in cambio di sconti sulle tasse da pagare. Si è conclusa a Pesaro la costola del processo che vedeva coinvolto l’ex direttore provinciale dell’Agenzia delle entrate, Elio Borrelli.
Il 65enne aveva già patteggiato a 1 anno e 10 mesi, ma davanti al collegio del tribunale di Pesaro erano rimasti sei imputati: tre sono stati assolti e tre condannati. Due filoni diversi, ma riuniti nello stesso procedimento. La prima vicenda è quella che ha visto imputati Loriano Rossetti e Antonio Ribighini, direttore amministrativo e commercialista di una importante ditta Schnell di Colli Al Metauro. Secondo l’accusa avrebbero assunto una amica dell’allora direttore dell’agenzia delle Entrate con l’incarico di partecipare a bandi europei.
Il difensore di Rossetti, l’avvocato Paolo Biancofiore, ha spiegato che l’azienda aveva avuto realmente necessità di assumere quell’esperta di fondi europei.
L’attività di indagine si era concentrata su alcuni episodi inerenti agli accertamenti fiscali in corso, ritenuti “critici” poiché risultavano conclusi mediante un notevole abbattimento di base imponibile, risparmio di imposte e sanzioni in danno all’Erario. L’ex Direttore avrebbe sempre avanzato richieste di carattere personale agli imprenditori e/o ai loro consulenti come l’assunzione della figlia, compagna e nipote di quest’ultima, garantendo forti abbattimenti delle tasse.