Elemosina negata, devasta la spiaggia e si cala il costume di fronte ai bagnanti: condannato

Pesaro, elemosina negata, devasta la spiaggia e si cala il costume di fronte ai bagnanti: condannato
Pesaro, elemosina negata, devasta la spiaggia e si cala il costume di fronte ai bagnanti: condannato
di Luigi Benelli
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Mercoledì 16 Giugno 2021, 09:50 - Ultimo aggiornamento: 17 Giugno, 09:48

PESARO - I bagnanti gli negarono l’elemosina e lui spaccò ombrelloni e lettini, poi gli atti osceni in segno di disprezzo. Ieri mattina la condanna in tribunale. Era stato un mezzogiorno di fuoco sulla spiaggia di Levante, a Bagni Mario nell’agosto 2018, quando un giovane di etnia rom, oggi 28 anni, si aggirava sull’arenile di ombrellone in ombrellone chiedendo l’elemosina ma ad ogni rifiuto reagiva male e con rabbia, danneggiando quello che trovava sotto mano.

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Aveva spaccato lettini e ombrelloni, poi non pago ha iniziato con i dispetti spostando gli oggetti dei bagnanti che erano in quel momento presenti.

Non solo, perché oltre ai danni il ragazzo ha poi voluto farsi beffe dei presenti e per sfregio alla loro sensibilità ha mostrato anche i genitali dopo aver abbassato i pantaloni e insultando ripetutamente chi tentava di farlo smettere. Una scena che aveva piuttosto turbato i presenti dato che la spiaggia era anche frequentata da bambini. La cosa non era affatto passata inosservata e i bagnanti avevano immediatamente chiamato la polizia municipale intorno all’ora di pranzo. La pattuglia era intervenuta immediatamente ma il ragazzo nel frattempo si era allontanato frettolosamente dall’arenile. Aveva capito che era stata chiamata la polizia e quindi ha cercato riparo in una pizzeria nel vicino via Amendola, sperando di passare inosservato. Ma l’oltraggio e i vandalismi, tutt’altro che episodi isolati avevano destato rabbia tra i bagnanti tanto che alcuni di loro avevano seguito le tracce del 25enne e così all’arrivo della polizia avevano indicato dove si era andato a rifugiare. E non sono mancati neanche momenti di tensione perchè i bagnanti presenti hanno cominciato a protestare vivacemente all’indirizzo del nomade. A supporto intervenne anche la volante. L’uomo molto nervoso e collerico era stato portato via dai poliziotti della volante per un controllo approfondito in Questura. Era stato denunciato per danneggiamenti ma anche per atti osceni in luogo pubblico. Ieri, difeso dall’avvocatessa Silvia Pezzolesi, ha dovuto rispondere di questi reati. Poi anche dell’accusa di minacce verso il gestore dello stabilimento balneare perché in preda all’ira aveva detto: «Torno in spiaggia stanotte e spacco tutto, poi ti sbudello». Ieri il giovane è stato condannato a 7 mesi, ma è decaduta l’accusa delle minacce.

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