Pesaro, droga dall'Albania con gli scafisti: maxi operazione con decine di arresti

Pesaro, droga dall'Albania con gli scafisti: maxi operazione con decine di arresti
Pesaro, droga dall'Albania con gli scafisti: maxi operazione con decine di arresti
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Mercoledì 1 Luglio 2020, 09:56

PESARO - Intercettazioni telefoniche, ambientali, video-riprese e servizi di osservazione, pedinamento e controllo, poi avvalorati dalle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia: sono tra gli elementi che hanno permesso di portare a termine l’operazione Kulmi, condotta dalla Direzione Investigativa antimafia di Bari e delle autorità albanesi, con l’ausilio di una task force investigativa contro il traffico internazionale di ingenti quantitativi di stupefacenti sull’asse tra Albania e Italia.

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Eseguite ordinanze di custodia cautelare nei confronti di 37 persone responsabili di traffico internazionale di ingenti quantitativi di droga con decreti di sequestro per complessivi 4 milioni di euro. I provvedimenti di custodia cautelari, nei confronti di 10 italiani e 27 albanesi tradotti sia in carcere (25) che agli arresti domiciliari (12), sono stati eseguiti tra Italia e Albania e hanno visto arresti anche nella provincia di Pesaro-Urbino, insieme alle altre province coinvolte che sono Bari, Roma, Legge e Matera.
 
Le indagini hanno consentito, tra l’altro, di arrestare in mare a Molfetta due scafisti provenienti dall’ Albania con oltre una tonnellata di marijuana; di individuare Brindisi un deposito all’interno del quale erano custoditi circa 700 chilogrammi dello stesso stupefacente (oltre a proiettili per Kalashnikov, centraline elettroniche per autoveicoli, documenti, passamontagna e chiodi in ferro a tre punte), di intercettare a Taranto un corriere italiano mentre trasportava oltre 6 chili di marijuana, di sequestrare carte d’identità italiane contraffatte in Albania, intestate ad ignari cittadini, utilizzate dagli albanesi per espatriare nel Nord Europa. Nel complesso sono state sequestrate circa tre tonnellate e mezzo di droga tra marijuana, cocaina e hashish, sottraendo alle associazioni criminali proventi stimati in oltre 40 milioni di euro, per un totale di circa 7 milioni di dosi singole ricavabili dallo spaccio al dettaglio.
 

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