Alessandro Moneti e famiglia buttati fuori casa, il Tribunale di Pesaro intima lo sgombero per mercoledì

Alessandro Moneti e famiglia buttati fuori casa, il Tribunale di Pesaro intima lo sgombero per mercoledì. Alessandro con suo padre Giuseppe
Alessandro Moneti e famiglia buttati fuori casa, il Tribunale di Pesaro intima lo sgombero per mercoledì. Alessandro con suo padre Giuseppe
di Miléna Bonaparte
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Lunedì 20 Febbraio 2023, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 08:43

PESARO Alessandro Moneti e la sua famiglia potrebbero rimanere senza casa. Lui, 26 anni, l’agricoltore in carrozzina che cerca un trattore attraverso una raccolta fondi online, il papà Giuseppe con i debiti della sua impresa fallita e le notevoli spese per la riabilitazione del figlio, la mamma Rosanna che domani si deve ricoverare in ospedale, il fratellino Leonardo di 13 anni.

 


L’incubo


Tutti in mezzo a una strada, da mercoledì mattina, fuori dall’appartamento di Soria. I genitori del ragazzo disabile hanno ricevuto l’intimazione di sgomberare l’appartamento dove vivono, fino all’estate scorsa bene di famiglia, in seguito all’esecuzione immobiliare del Tribunale con pignoramento, vendita all’asta e aggiudicazione della casa a un nuovo proprietario. Procedimento innescato in seguito a un debito contratto con la banca da parte del padre di Alessandro dovuto al fallimento della sua vecchia impresa di autotrasporti, andata a rotoli dopo due esercizi in perdita, e alle ingenti spese per le cure e la fisioterapia del ragazzo da nove anni a questa parte. L’avvocato Alberto Pratelli, custode giudiziario nel procedimento di esecuzione immobiliare, ha comunicato alla famiglia Moneti che mercoledì alle 10 si presenterà a casa loro e farà sgomberare l’abitazione. E «qualora ciò non avvenga in maniera spontanea mi vedrò costretto ad avvalermi dell’ausilio della forza pubblica - minaccia il legale -, questo a seguito della notifica del decreto di trasferimento dell’immobile e dello scadere dei termini previsti per il rilascio, essendo risultati vani i tentativi bonari per ottenere una consegna spontanea».

La decisione del giudice


I Moneti sono consapevoli della decisione del giudice e rispettano la legge, ma chiedono più tempo per trovare un nuovo appartamento, adeguarlo alle esigenze del ragazzo disabile e organizzarsi con il trasloco.
«Noi non ci muoviamo di qui - afferma con decisione Alessandro -, dubito che arrivino al punto di buttarci fuori, sarebbe una tragedia perché non abbiamo ancora un posto dove andare.

Ma non siamo soli, tutti sono allertati, dalle forze dell’ordine alle autorità cittadine, ai politici, alle associazioni che ci sostengono nel crowdfunding». Intanto il padre Giuseppe ha scritto all’avvocato per prendere tempo. ”Siamo consapevoli del fatto che dobbiamo liberare l’immobile nel più breve tempo possibile - si legge nella lettera -. Purtroppo però, a causa dello stato di salute di Alessandro e dei costi che dobbiamo affrontare per il percorso riabilitativo, dai 4.000 ai 5.000 euro al mese, ci ritroviamo in una difficilissima situazione economica e finanziaria». 


«Abbiamo comunque iniziato la ricerca di un appartamento in cui spostarci, anche presentando domanda per un alloggio popolare. Siamo inoltre in attesa di una risposta da parte di un inquilino che dovrebbe liberare un’abitazione a Villa Ceccolini». E Giuseppe Moneti aggiunge che «la situazione si è aggravata in quanto mia moglie martedì verrà ricoverata per un delicato intervento chirurgico all’ospedale di Fano e necessita di una convalescenza di almeno 2 mesi.


La supplica


Chiediamo di poter sopravvivere a questo momento così difficile senza dover ricorrere a gesti estremi per attirare l’attenzione sulle problematiche che ci stanno schiacciando».

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