Un'impennata di crimini in rete: sono gli hacker i nuovi predatori

Pesaro, un'impennata di crimini in rete: sono gli hacker i nuovi predatori
Pesaro, un'impennata di crimini in rete: sono gli hacker i nuovi predatori
di Luigi Benelli
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Domenica 14 Febbraio 2021, 07:50 - Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 17:56

PESARO - Cala il numero delle denunce per atti persecutori e stalking, cresce quello legato ai reati informatici. Oltre 500 tra separazioni e divorzi. E il tribunale di Pesaro riesce a smaltire più cause nel civile nonostante il Covid. Aumentano le pendenze nel penale, ma il covid è protagonista. E’ la fotografia restituita dal report redatto in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario marchigiano. 

I contenziosi

Nel contenzioso ordinario i nuovi processi sono stati 3.082, quelli definiti 3.222, con una pendenza al 30 giugno 2020 di 2.139 cause; in diminuzione quindi rispetto all’anno precedente (2.379), nonostante l’impatto negativo generato dall’emergenza da covid19. Degno di nota che in quasi tutti i settori del civile, i procedimenti definiti sono stati pari o superiori a quelli sopravvenuti. Quanto al penale al primo semestre 2020, al Collegio sono pervenuti 8 processi, esauriti 14 e pendenti 34. Le controversie di lavoro e di previdenza hanno registrato dati costanti, anche nel periodo dell’emergenza Covid-19 (1.062 procedimenti definiti al 30 giugno 2020 a fronte di 1.242 del precedente periodo), con un’apprezzabile riduzione delle pendenze (passate da 758 a 695). Il numero delle separazioni consensuali e giudiziali si è mantenuto molto elevato (308 a fronte di 336), come è rimasto costante e molto elevato il numero dei divorzi (248 a fronte di 282). Nelle esecuzioni immobiliari si è invece registrata, a fronte di 274 sopravvenienze, una definizione di 219 procedimenti ed un aumento delle pendenze (passate da 881 a 936). Sempre più persone a rischio sfratto. Ma andiamo a capire come è l’andamento delle denunce di particolari reati dal 1 luglio 2019 al 30 giugno 2020. Sono 22 i casi di peculato, 10 gli omicidi colposi per la violazione di norme stradali, 161 le lesioni colpose per infortuni sul lavoro, 33 i delitti contro la libertà sessuale, 61 i casi di stalking (-26%) mentre i reati di violenza di genere (maltrattamenti, violenza sessuale, atti persecutori) sono 211.

I reati informatici sono 98 (contro 59 dell’anno precedente), 1 di pedopornografia. Ben 980 le denunce di furto, quasi 3 al giorno, 43 le estorsioni; 11 i casi di riciclaggio. Quanto alla droga: 258 le denunce di spaccio. Si è riscontrata una diminuzione delle istanze di fallimento e dei concordati preventivi. Per quanto riguarda il settore penale, le pendenze per i dibattimenti collegiali sono aumentate da 34 a 43. Nel monocratico le pendenze sono passate da 773 a 1.208 con un incremento di 484 procedimenti. I processi sopravvenuti al 30 giugno 2020 risultano 2.124, con 1.902 procedimenti definiti e 814 procedimenti pendenti al 30 giugno 2020. La leggera flessione nelle definizioni sono stati determinati dalla sospensione dell’attività giurisdizionale durante l’emergenza epidemiologica. 

L’omicidio Grilli

Viene però sottolineata la definizione del processo per l’omicidio Grilli, avvenuto a San Lorenzo in Campo quasi due anni fa, con la condanna di tutti quattro gli imputati e la celebrazione di diverse udienze, durante il periodo dell’emergenza epidemiologica, con collegamento da remoto, mediante la piattaforma Teams. Nell’ufficio GIP/GUP continua il trend della diminuzione delle sopravvenienze, già rilevato l’anno precedente. Sono 2125 a fronte di 1845 procedimenti esauriti e 814 pendenze (contro 631 dell’anno prima). Anche quest’anno è stata confermata la tendenza, già rilevata l’anno precedente, dell’aumento dei procedimenti definiti con rito alternativo: i processi definiti con rito abbreviato dal 1 luglio 2019 al 30 giugno 2020 risultano 102 (l’anno precedente i processi definiti con rito abbreviato erano 89). I procedimenti definiti per patteggiamento risultano 96.

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