Vaccini, i medici Frausini e Carlotti testimonial in piazzale Collenuccio: «Non vogliamo convincere i no vax ma spiegare i dati su cui ragionare»

Vaccini, i medici Frausini e Carlotti testimonial in piazzale Collenuccio: «Non vogliamo convincere i no vax ma spiegare i dati su cui ragionare»
Vaccini, i medici Frausini e Carlotti testimonial in piazzale Collenuccio: «Non vogliamo convincere i no vax ma spiegare i dati su cui ragionare»
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Lunedì 13 Dicembre 2021, 09:05

PESARO  - Testimonial medici di lusso della campagna informativa pro vaccini della Regione ieri mattina in piazzale Collenuccio: insieme a dottori vaccinatori, infermieri, operatori sanitari, Croce rossa e Protezione civile a disposizione di passanti, curiosi, indecisi e dubbiosi anche il dottor Eugenio Carlotti, direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Area vasta 1 e il dottor Gabriele Frausini, direttore del Dipartimento medico dell’Azienda ospedali riuniti Marche Nord. 


A mezzora dall’arrivo del camper con tensostruttura per un open day di dosi (in diversi si sono vaccinati con il medico Francesco Lapadula, e ne hanno approfittato per la terza dose anche alcuni partecipanti al vicino congresso Pd) in quattro avevano già chiesto delucidazioni al dottor Frausini, tutti no vax. «Mi hanno domandato sugli effetti collaterali del vaccino, reazioni e tempi. C’è chi ha paura, altri sono indecisi. Se li ho convinti? Ma io non voglio convincere nessuno, io voglio spiegare, voglio dare dei dati reali su cui ragionare». «I contagi sono in aumento - rimarca Carlotti - e stanno crescendo in modo elevato.

Mi si chiede che Natale sarà. Lascio riflettere: Natale è festa, socialità, stare insieme, abbracciarsi. Rischiamo un aggravamento, per questo diventa fondamentale la terza dose, per cercare di vivere un Natale più sereno possibile».

Il consiglio? Il giusto incontro tra passato e presente. «Dobbiamo seguire le regole già in uso nel XIX secolo - ribadisce Frausini - che poi sono le stesse che abbiamo appreso negli ultimi due anni: distanziamento sociale, mascherine e lavarsi le mani, precauzioni che nel momento attuale vanno completate con il booster». Questo per la prevenzione, per chi si ritrova malato di Covid in modo serio, è ormai un dato di fatto l’apporto determinante dei monoclonali: «Ne ho già curati 146 e nessuno è morto, ma stiamo aspettando che l’Aifa possa sbloccare gli antivirali, i farmaci da somministrare per via orale nelle terapie domiciliari».

Nel freddo del passeggio domenicale e prenatalizio in tanti chiedono in quanto smarriti in una comunicazione ufficiale definita «contraddittoria e confusionaria». «La scienza - chiosano i testimonial - vuole il silenzio mentre la democrazia esige la parola». La misura del giusto punto di incontro è ancora in fase sperimentale.

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