Fine estate piena di eventi, ma gli alberghi già chiudono: «Settembre bene, poi è nebbia fitta»

Fine estate piena di eventi, ma gli alberghi già chiudono: «Settembre bene, poi è nebbia fitta»
Fine estate piena di eventi, ma gli alberghi già chiudono: «Settembre bene, poi è nebbia fitta»
di Luigi Benelli
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Martedì 14 Settembre 2021, 09:10

PESARO - Piccola coda estiva grazie agli eventi, ma gli alberghi hanno iniziato già a chiudere. E per l’autunno è nebbia fitta perché «è impossibile programmare». L’estate ormai è da declinare al passato nonostante il bel tempo, ma il 17 settembre è una data che darà il via alla prima delle tre competizioni ospitate dalla Città dello Sport, i Campionati Europei di Aerobica. Seguiranno poi i due appuntamenti con la Ginnastica Acrobatica (categoria Junior e Senior).

L’agenda 

Casa delle competizioni sarà la Vitrifrigo Arena.

Poi c’è la Benelli Week, un grande richiamo per gli appassionati di motore, anche questo un evento capace di attirare persone e il campionato mondiale di pesca sportiva del tonno rosso denominata “Big Game” che si svolgerà per la prima volta a Pesaro, e per la seconda in Italia, dal 18 al 25 settembre. Il presidente Apa Hotels Fabrizio Oliva saluta positivamente questi eventi, ma ammette anche che è tempo di chiusure. «La stagione balneare è finita – spiega Oliva – e la maggior parte degli alberghi stagionali sta chiudendo i battenti. La ginnastica porterà a Pesaro circa 700/800 persone al giorno, la Benelli un centinaio. Questo basta per riempire una decina di alberghi non tanto di più. Dei circa 40 alberghi cittadini, sono una decina quelli aperti tutto l’anno, mentre gli stagionali che continuano ancora a restare attivi sono circa 7 o 8. E’ una piccola coda d’estate ma niente di più». E’ tempo di bilanci. «La stagione è stata superiore alle aspettative con tantissime richieste per agosto, ma più della capienza non potevamo ospitare nelle settimane clou. Al contrario giugno è stato ancora sottotono e a luglio si è iniziato a lavorare con più arrivi e presenze. Complessivamente è stata quindi una stagione positiva, ma dobbiamo poter lavorare tutto l’anno e tutta la stagione». Il tema infatti si sposta all’autunno, con tutte le difficoltà del caso. 

L’autunno dell’incertezza

«E’ impossibile programmare perché non sappiamo se e a quali restrizioni covid andremo incontro. Non è facile pensare a eventi o all’accoglienza se dovessimo rientrare nei contingentamenti degli ultimi due anni. Questo è penalizzante per il settore e abbiamo bisogno di capire come muoverci». Del resto c’è un precedente ed è quello dello scorso autunno inverno. Da settembre la categoria non aveva fatturato più, da Natale a Pasqua senza eventi il comparto pesarese ha stimato una perdita di oltre 100mila presenze, con ristori irrisori.

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