Green pass e seconde dosi di vaccino ai turisti: «Gravi ritardi, giugno ormai è bruciato»

Pesaro, Green pass e seconde dosi di vaccino ai turisti: «Gravi ritardi, giugno ormai è bruciato»
Pesaro, Green pass e seconde dosi di vaccino ai turisti: «Gravi ritardi, giugno ormai è bruciato»
di Letizia Francesconi
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Venerdì 25 Giugno 2021, 10:32

PESARO - L’apertura della Regione Marche arrivata solo pochi giorni fa, che dà al turista italiano in vacanza la possibilità di ricevere la seconda dose di vaccino durante il soggiorno, è tardiva per la gran parte degli albergatori e tour operator del settore. Com’era prevedibile il nodo vacanze e vaccinazioni con le seconde dosi, che da regione a regione sono previste a partire da luglio, frenano la ripresa del turismo, post emergenza anche nel pesarese. 

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La frenata

Il turismo vero e proprio infatti si muoverà intorno alla prima decade di luglio, commentano gli operatori del settore e sarà prevalentemente italiano. Si parla già di una media compresa fra il 70-80 per cento di riempimento delle strutture ricettive, ma solo per il periodo 15 luglio-30 agosto e le presenze dall’estero per il Rof sono previste in calo. Quando è un imprenditore del settore, come Nardo Filippetti, a parlare di una situazione ancora confusa, tanto basta a fotografare il trend. Le reazioni: «A sentire il polso della categoria – commenta Vincenzo Ricci, tour operator – saranno davvero poche le famiglie italiane o il turista individuale, che usufruiranno della possibilità di vaccinarsi nei centri del territorio». Una sensazione confermata anche da Paolo Pedini dell’hotel Napoleon: «Il nostro family hotel andrà a regime con le presenze, non prima del 10 luglio. Resta comunque improbabile pensare di accelerare le conferme, solo scegliendo di aprire gli hub anche ai turisti. Quanti fra loro, sia una famiglia giovane o una coppia di mezza età, sceglieranno di fare il richiamo fuori regione, magari con il rischio di avere effetti collaterali per tre-quattro giorni, compromettendo magari solo una settimana di soggiorno? Diversamente ho casi di clienti del nord, che semplicemente hanno spostato più avanti la prenotazione, proprio per essere sicuri di aver completato il percorso vaccinale nella propria città di appartenenza. È questo il motivo per cui il mese di giugno si è lavorato sotto tono, e le conferme slittano tutte dal 10-15 luglio in poi». 
Chi abbiamo perso
Per Vanessa Gasparini dell’hotel Clipper la decisione arriva con un netto ritardo. «Un’apertura che la Regione Marche avrebbe fatto meglio ad attivare a partire dai primi di giugno, dal momento che questo mese è stato quasi una perdita, mentre ormai se guardiamo a luglio-agosto la maggior parte degli albergatori sono ritornati ad una situazione di quasi normalità, fatta eccezione per il turismo estero e dei gruppi». Alfio Duca dell’hotel Astoria, si ritrova invece con diversi clienti finora incerti a prenotare il soggiorno a Pesaro, proprio in relazione alla data del richiamo vaccinale. «Può essere a nostro avviso un’opportunità che invitiamo a cogliere in particolare se a scegliere la vacanza sono giovani o famiglie. Ciò che frena invece sono le attuali regole d’ingresso per il turismo straniero, anche fidelizzato. Sarebbe opportuno che la Regione consentisse allora un’apertura anche al vacanziere dall’estero per ricevere il richiamo nel Paese di vacanza, senza il limite del tampone da dichiarare 48 ore prima in mancanza del pass verde. Persi a giugno una buona fetta di gruppi di turismo sociale. Diversi, hanno scelto di attendere il richiamo nella propria regione, spostando così la prenotazione. Ecco allora che il primo gruppo più numeroso arriverà in hotel solo dal 25 luglio».
Turismo estero
Questa estate la clientela in arrivo nei nostri hotel sarà sensibilmente ridotta, e tutto si gioca ad implementare il turismo italiano di famiglie o di quanti arriveranno a Pesaro, anche sotto data. «Il panorama che ruota intorno ad una fetta di turismo di qualità, che già pre-pandemia sceglieva Pesaro, resta nebuloso – interviene Filippetti, patron degli hotel Excelsior e Nautilus – non c’è chiarezza neppure con l’introduzione del green pass per i potenziali clienti né per gli addetti ai lavori. In mancanza di un accordo internazionale, che auspico per tutte le regioni con destinazioni turistiche frequentate da sempre dagli stranieri, comprese le Marche, il prosieguo dell’estate potrebbe essere un vero disastro con un calo di presenze importanti anche per hotel a cinque e quattro stelle in occasione del Rossini Opera Festival». 
La speranza
Solo qualche turista tedesco passeggia sul lungomare, confermano gli albergatori.

Difficile sarà incontrarne altri, anche dalle prossime settimane e raggiungono Pesaro, solo quei vacanzieri esteri che si muovono su ruota. «Qualcosa in più potrà muoversi in vista del Rof – auspica il tour operator Ricci – ma si tratterà comunque di clientela già fidelizzata dal nord Europa limitata a quei paesi che potranno entrare senza troppi intoppi con il Pass verde come tedeschi, svizzeri, austriaci, danesi. Completamente perso invece il turismo russo. Anche in occasione del Rof, si parla comunque di un periodo limitato di dieci giorni».

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