Debutta il drive test per i tamponi Covid: subito in 200 in fila sotto la pioggia

Debutta il drive test per i tamponi Covid: subito in 200 in fila sotto la pioggia
Debutta il drive test per i tamponi Covid: subito in 200 in fila sotto la pioggia
di Thomas Delbianco
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Venerdì 3 Dicembre 2021, 09:28

PESARO - Più di 200 tamponi all’esordio del drive tamponi in via Lombardia, tra file, ingorghi e lamentele. «Sono arrivati tutti alla stessa ora, e la pioggia non ha aiutato», spiega la Protezione civile, che punta a ridurre i disagi allargando gli spazi per le auto nel piazzale interno. «Aumentano i casi, c’è tanto lavoro da fare», dicono i medici Usca. Niente test agli studenti, deluso Biancani.

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Lungo via Lombardia, poco dopo le 14, orario di apertura del nuovo drive tamponi al Mercato ortofrutticolo, ieri pomeriggio ci sono già due file di auto in attesa fuori dall’ingresso.

Una in direzione via Toscana, l’altra sul lato opposto, verso il drive test. Nel piazzale interno si crea un serpentone di vetture per raggiungere la postazione laterale (che porta alla nuova sede della Protezione civile) dove si trovano i medici dell’Area vasta 1 pronti ad effettuare i tamponi ai pazienti, senza farli scendere dall’auto.

Il serpentone

«C’è un po’ di caos come primo giorno, la pioggia non aiuta - ammette il responsabile della Protezione Civile di Pesaro Ugo Schiaratura - c’è parecchia gente, sono 210 auto, il problema è che arrivano tutti allo stesso orario, anche se nel foglio hanno orari scaglionati. E questo di conseguenza intasa il piazzale. Ma stiamo provando a smaltire le file». Nel piazzale del mercato ortofrutticolo riescono a stazionare contemporaneamente 70 auto. Ma la Protezione civile sta valutando, già dalla prossima giornata di tamponi (per ora due volte alla settimana, il martedì e il giovedì dalle 14, anche se si sta valutando una terza giornata) di ampliare gli spazi interni, arrivando a circa 120 vetture, così da alleggerire le file esterne lungo via Lombardia. Sara Pascucci, medico Usca, riferisce che ieri erano in programma circa 200 tamponi, numero cresciuto all’ultimo di qualche unità in quanto al mattino si è aggiunto, come spesso accade, qualche caso imprevisto dal lavoro di tracciamento.«Il numero di pazienti che devono venire al drive è aumentato in queste ultime settimane - afferma il medico Usca di servizio - così come sono aumentati i casi di pazienti che visitiamo a domicilio come Usca. Gli ospedali non sono ancora in situazioni critiche, ma c’è tanto da fare in queste settimane». In programma tamponi a contatti stretti, sintomatici, paucisintomatici o di uscita dalla quarantena. Nessuna corsia per i tamponi agli studenti.

Il sopralluogo di Biancani

«Purtroppo, al momento, diversamente da quanto preannunciato - sottolinea il consigliere regionale Andrea Biancani, che ieri ha effettuato un sopralluogo - la Regione non ha attivato nessun percorso specifico per i tamponi scolastici, a causa, sembra, dell’alto numero di ragazzi coinvolti. Una mancanza che causerà problemi alle famiglie e al personale scolastico costringendo i ragazzi a restare in didattica a distanza, in quarantena 7 giorni, se vaccinati, e 10 se non vaccinati. Purtroppo Asur non avendo personale a disposizione non può garantire il servizio dei tamponi t0 e t5, che permetterebbe di tornare prima in classe. La Regione al momento ha quindi preferito di optare per le quarantene in attesa di trovare nuovo personale. Studenti e personale scolastico che dopo i 7 o 10 giorni di quarantena, non abbiano sviluppato sintomi, devono comunque effettuare un tampone per poter tornare in classe».

Invito alla comprensione

Sulle lamentele di chi ieri era in fila al drive, Biancani invita «i cittadini a comprendere le difficoltà che questi operatori stanno vivendo, e a non prendersela con chi sta cercando di fare al meglio il proprio lavoro e non ha responsabilità sulle scelte».

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