Educatrice no-pass bloccata dai vigili all'ingresso dell'asilo. Le colleghe per solidarietà escono momentaneamente

La polizia locali al lavoro, foto d'archivio
La polizia locali al lavoro, foto d'archivio
di Massimo Foghetti
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Mercoledì 15 Settembre 2021, 09:08 - Ultimo aggiornamento: 16 Settembre, 08:36

PESARO - Quello che si temeva è accaduto: ieri è intervenuta la polizia locale di Pesaro per impedire l’ingresso di una educatrice priva di Green pass, all’asilo Girotondo, un nido comunale nella zona di Vismara. L’intervento dei vigili è stato richiesto dal dirigente, data la determinazione dell’insegnante di voler svolgere ugualmente il proprio lavoro, certo di applicare le norme in vigore.

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Non è entrata, ma quest’ultima, Emilia Zuccherini di Cattolica, difesa dall’avvocato Luca Ventaloro, non demorde, annunciando tutta l’intenzione di rivolgersi al giudice con una denuncia. Già da tempo aveva attivato un iter in contraddittorio con il dirigente per continuare nella sua attività di educatrice finché ieri è stata bloccata all’ingresso della scuola dai vigili urbani. Il dirigente ha ritenuto infatti la maestra sospesa dal suo incarico senza stipendio. 

«Cosa che non poteva fare – ha dichiarato l’avvocato Ventaloro – in quanto la dipendente non aveva ancora maturato le assenze che la legge richiede. La legge prescrive in 5 giorni la mancata presentazione del Green pass. In realtà il decreto di cui parliamo non era applicabile alle scuole zero – 3, ovvero ai nidi, sino a sabato scorso, quando un nuovo decreto governativo ha incluso anche questo genere di scuole; ma se così è, i giorni di assenza non possono essere calcolati partendo da un periodo anteriore a sabato. Fino a venerdì scorso dunque la lavoratrice poteva benissimo entrare a scuola perché il decreto non era applicabile. Il lavoratore scolastico non può essere in alcun modo discriminato. La Risoluzione 2361 del 2021 del Consiglio d’Europa, che all’art. 7.3.1. stabilisce “nessuno deve essere politicamente, socialmente o altrimenti sottoposto a pressioni per farsi vaccinare, se non lo desiderano farlo da soli”. Noi riteniamo che gli atti siano del tutto illegittimi, se non nulli, e il comportamento conseguente ad essi vada sanzionato. E’ è una forzatura giuridica ed illegittima il considerare la mancata esibizione del “certificato verde” come “assenza ingiustificata”, in quanto tale ipotesi si verificherebbe, al contrario, proprio in presenza del lavoratore sul posto di lavoro». A Emilia Zuccherini hanno espresso la loro solidarietà le sue colleghe di lavoro uscendo momentaneamente dalla scuola con lei. A Fano sono due gli insegnanti che si trovano nelle stesse condizioni: uno al liceo Nolfi – Apolloni e uno al Polo 3; si verificherà comunque oggi stesso primo giorno di scuola se l’atteggiamento “no – Green Pass” da loro comunicato persisterà o alla fine, gli interessati si adegueranno alle disposizioni ricevute.

Nei giorni scorsi una dipendente comunale, in forza all’asilo nido Zizzi, dopo aver annunciato il suo rifiuto ad acquisire il documento, vi aveva rinunciato, presentandosi regolarmente dopo aver fatto il tampone.

Tutti i dirigenti scolastici sono stati severamente impegnati ad assicurare agli studenti e a tutto il personale le misure di sicurezza. Essendo il secondo anno scolastico che si confronta con l’epidemia in atto, molto è già stato collaudato. La vera novità è quella del Green pass che coinvolge, non solo gli insegnanti, anche i genitori se intendono entrare nella scuola.

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