PESARO - Finisce in Regione il caso dell’esternalizzazione del personale per coprire i turni nei reparti di Marche Nord, prima il pronto soccorso, adesso anche la pediatria in previsione del ritorno al San Salvatore, per una spesa di 13 milioni. A firmare l’interrogazione è la capogruppo 5 Stelle, Marta Ruggeri. «Il 15 giugno- argomenta - il presidente Acquaroli e l’assessore Saltamartini annunciavano il piano sperimentale per riorganizzare i pronto soccorso e ridurre tempi di attesa.
Quell’iniziativa, per fronteggiare la carenza cronica di personale, non deve essere servita a granché se Marche Nord si appresta ad appaltare esternamente un sostanzioso supporto a pronto soccorso e pediatria.
Eppure, a luglio, Saltamartini aveva descritto la situazione dei pronto soccorso di Marche Nord in termini migliori degli altri ospedali, grazie all’utilizzo di medici con specializzazione equipollente alla medicina d’urgenza. «Evidentemente – commenta Ruggeri - neanche queste accortezze sono state sufficienti se non hanno scongiurato un ricorso così massiccio alle cooperative private, per di più da parte di un’azienda incamminata sul viale del tramonto a seguito della riforma sanitaria. Un destino, quello della soppressione e incorporazione in una nuova realtà, che non ha impedito a Marche Nord di procedere ad assunzioni last-minute di nuovi dirigenti, come da noi già segnalato con una interrogazione».
Ruggeri presenterà un’interrogazione «per chiedere conto a Saltamartini delle implicazioni di questa scelta e per capire se l’indirizzo politico della Regione sulla gestione ospedaliera sia improntato a una prospettiva sempre più privatistica. Certo è che questo provvedimento creerà dei vincoli che condizioneranno la futura Ast, ostacolando soluzioni e sinergie migliori».