Pesaro, convincono l'anziana a ipotecare la casa e a svenderla al loro figlio: ex poliziotto e moglie a giudizio

Pesaro, convincono l'anziana a ipotecare la casa e a svenderla al loro figlio: ex poliziotto e moglie a giudizio
Pesaro, convincono l'anziana a ipotecare la casa e a svenderla al loro figlio: ex poliziotto e moglie a giudizio
di Luigi Benelli
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Venerdì 15 Novembre 2019, 07:19

PESARO - Ex poliziotto e moglie a processo per circonvenzione di incapace. Secondo le carte erano riusciti ad aprire un mutuo ipotecando la casa di una anziana signora di cui avevano acquisito la fiducia. E non solo. Una storia molto complessa con un giro di soldi, conti correnti, bancomat, assegni e rogiti. I protagonisti sono un ex poliziotto e la compagna, una guardia di sicurezza in banca. Secondo le indagini la donna avrebbe avvicinato l’anziana, che viene detto avere una capacità di critica e di analisi compromessa “facilmente riconoscibile”, fino ad instaurare un rapporto amichevole anche fuori dalle ore di lavoro.

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La donna le avrebbe presentato il marito, un poliziotto sospeso dal servizio per una precedente condanna per peculato e induzione indebita a dare o promettere utilità. Il rapporto è diventato sempre più stretto grazie anche all’aiuto che la coppia offriva all’anziana. Finchè l’avrebbero convinta ad assumere la qualità di parte terza datrice di ipoteca su un immobile in una zona centrale di Pesaro per un valore di 180 mila euro. Obiettivo, secondo le indagini, aprire un mutuo da 90 mila euro a favore dei coniugi. Poi in seconda battuta avrebbero concluso un contratto di compravendita per l’appartamento dove abitava la donna a favore del figlio della coppia. Prezzo dell’immobile 50 mila euro, pagato con assegno durante l’atto di vendita. 50mila euro poi sottratti.
 
Alla povera anziana veniva comunque concesso l’usufrutto della casa. Ma non è tutto, la storia qui diventa ancora più intricata. Sempre secondo le carte, la anziana venditrice sarebbe stata accompagnata in banca a versare l’assegno in un conto corrente aperto appositamente in quello che non era il suo istituto bancario di riferimento. L’intero importo sarebbe stato però prelevato con il bancomat in uso alla coppia in diverse circostanze fino ad azzerare tutto il conto, chiuderlo definitivamente e riconsegnare la carta di debito. Il tutto arrecando un ulteriore danno all’anziana che non si è trovata a non avere più la casa di proprietà e neppure i 50 mila euro della vendita. Il processo che vede imputata la coppia per circonvenzione di incapace in concorso si è aperto ieri mattina in tribunale a Pesaro. Un procedimento in cui verranno sentiti 14 testi tra agenti di polizia, familiari della vittima e gli esami degli imputati. Sono state scelte diverse date per poter arrivare alla conclusione del processo e alla sentenza. La anziana ieri era presente in aula assistita dai familiari che si sono costituiti parte civile tramite lo studio Pirro. Dall’altra parte Nadia Biagiotti e Nicoletta Piromallo del foro di Roma sono le avvocatesse che difendono gli imputati. “Noi contestiamo tutta la storia, i nostri assisti non hanno commesso il fatto contestato.

Dimostreremo la estraneità producendo carte e documenti”

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