Superbonus, 1500 cantieri nel caos: «In provincia di Pesaro e Urbino lasciati a metà 300 milioni di lavori»

Superbonus, 1500 cantieri nel caos: «In provincia di Pesaro e Urbino lasciati a metà 300 milioni di lavori»
Superbonus, 1500 cantieri nel caos: «In provincia di Pesaro e Urbino lasciati a metà 300 milioni di lavori»
di Miléna Bonaparte
3 Minuti di Lettura
Giovedì 8 Dicembre 2022, 03:55

PESARO Cappotto termico, sostituzione della caldaia, interventi contro il rischio sismico, restauro della facciata, pannelli solari e impianti fotovoltaici. Sono 1.522 nella provincia i cantieri e le imprese edili paralizzati nel caos del Superbonus 110%, l’incentivo per i lavori di ristrutturazione agevolata dei privati. Opere che, da gennaio a oggi, hanno mobilitato un consistente investimento di circa 300 milioni in parte bloccati nei cassetti fiscali di alcune delle ditte interessate. L’importo medio di ogni opera è di 194mila euro. Un meccanismo sulla carta semplice ed efficace che si è arenato nelle pastoie burocratiche con imprese a rischio, lavori lasciati a metà e magazzini pieni di scorte inutilizzate.  


I rischi


«Le ditte sono bloccate per la mancata riscossione dalle banche del credito riconosciuto dall’Agenzia delle entrate - lancia l’allarme Fausto Baldarelli, responsabile della Cna Costruzioni Pesaro Urbino -, è tutto fermo nei cassetti fiscali per un vuoto normativo, in seguito alla modifica delle regole del Superbonus 110%. Si rischia che vadano all’aria centinaia di aziende per mancanza di liquidità, mentre occorrerebbe sostenere l’agevolazione cercando di risolvere gli aspetti critici. Sono in grande difficoltà le imprese dei settori dell’edilizia, degli impianti e dei serramenti». Richieste andate a buon fine, incentivi statali a pioggia per imprese di costruzioni, proprietari di abitazioni e amministratori di piccoli condomini, ma altrettanti milioni bloccati. «Si tratta di ristrutturazioni che aumentano il valore degli immobili del 21,3% rispetto all’anno scorso. E che favoriscono un risparmio energetico fino al 40% - sottolinea Baldarelli -.

Con il Superbonus 110% in provincia hanno aperto 1.270 cantieri, i dati sono da gennaio alla fine di agosto, ma è molto probabile che gli interventi abbiano già superato quota 1.500, essendo cresciuti di un ulteriore 10-15%. Inoltre sul piano occupazionale l’impatto della misura fiscale ha creato nelle Marche migliaia di nuovi posti di lavoro». 


La classifica


Il territorio di Pesaro Urbino è al secondo posto in regione per i lavori di ristrutturazione, dopo la provincia di Ancona (32%), con interventi pari al 23% del totale dei 5.524 cantieri per 1 miliardo e 77 milioni di euro di investimenti nelle Marche.  «Opere di iniziativa privata - entra nel dettaglio Baldarelli -, divise tra mini condomini da 3 o 5 appartamenti e abitazioni singole. Con questi lavori si qualificano soprattutto le periferie delle città costiere, come Pesaro e Fano, ma anche le zone di Mondolfo e Marotta. A Gabicce Mare sono previsti recuperi di alcuni hotel, mentre nell’entroterra risultano interessate le case bifamiliari». Tra gli interventi ammessi al Superbonus 110% ci sono principalmente l’installazione di pannelli fotovoltaici, l’eliminazione delle barriere architettoniche, i cappotti termici, le nuove caldaie, le facciate degli immobili da risistemare.

Le stime

«L’incremento del valore immobiliare delle unità abitative prevede un salto di classe energetica - ribadisce il responsabile provinciale della Cna Costruzioni -. Attraverso alcune proiezioni dell’Enea è possibile stimare un minor consumo di gas negli stabili interessati da questi lavori di adeguamento. Una misura fiscale decisiva il Superbonus 110% che mira a ottenere un’edilizia sostenibile sul piano ambientale. Si potrebbe realizzare un parco immobiliare decarbonizzato ad alta efficienza energetica entro il 2050, con un tasso annuo di ristrutturazioni del 3%». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA