Clima, sempre più caldo e niente pioggia: ecco perchè Pesaro diventa più tropicale

Clima, sempre più caldo e niente pioggia: ecco perchè Pesaro diventa più tropicale
Clima, sempre più caldo e niente pioggia: ecco perchè Pesaro diventa più tropicale
di Letizia Francesconi
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Domenica 24 Luglio 2022, 05:55 - Ultimo aggiornamento: 25 Luglio, 15:41

PESARO  - Un clima che sta diventando sempre più tropicale anche sul nostro territorio. «Siamo sotto di tre mesi di mancate precipitazioni. In media nell’ultimo anno e per buona parte del 2022 stiamo viaggiando intorno ai 180-200 millimetri di pioggia in meno caduta». È un quadro preoccupante quello che fotografa, dati alla mano ma soprattutto dopo tanti anni di studio ed esperienza, Alberto Nobili per anni impegnato nelle rilevazioni statistiche allo storico osservatorio meteorologico Valerio. Afa e siccità negli ultimi tre anni in particolare evidenziano il cambiamento del clima anche a Pesaro e nel resto del territorio.

 «L’estate che stiamo attraversando – osserva Nobili – è molto simile all’andamento dell’estate 2003, finora considerata la più “rovente” e “terribile” con picchi massimi oltre 40 gradi registrati in alcune giornate in particolare.

Quello che preoccupa dell’andamento generale del clima estivo, è come tutto si sia modificato in quasi vent’anni. Mi spiego, quello dell’estate 2003 o del 2017, anno del grande rogo sul San Bartolo, sono stati episodi o comunque ondate di calore durate una settimana. Il fattore più preoccupante è invece, che ora ci troviamo dentro un andamento ormai in serie, significa che sono tre anni consecutivi dove anche a Pesaro e nel resto del territorio, la primavera, a ridosso dell’inizio estate è stata siccitosa. Avere per più della metà dell’anno precipitazioni al di sotto della media è un indizio che deve far riflettere enti e istituzioni, che si occupano e gestiscono l’emergenza idrica sul territorio, e non tanto per le temperature registrate ma per la siccità vera e propria, che è ormai una costante. Una situazione anomala, che nostro malgrado si sviluppa su un lasso di tempo più esteso da qualche anno a questa parte».

I numeri: «Ultimi dati alla mano – entra nel merito Nobili – questo luglio che sta per finire si attesta su un grado in più rispetto alla media del periodo calcolata su base storica, e giugno si è chiuso con due gradi in più sopra la media, sfiorando i 25 gradi rispetto al dato storico di 22.7 gradi considerando la media climatica degli ultimi trent’anni a Pesaro. L’altra considerazione, ormai sotto gli occhi di tutti, è l’avvio anticipato della stagione calda, con l’estate inizia praticamente da maggio. Ma quello che sta cambiando davvero non sono tanto i picchi di una giornata di caldo fra massima e minima notturna, quanto le ondate di calore, che sono sempre più frequenti e ravvicinate, e l’attuale assenza prolungata di precipitazioni ne è la riprova. Basti pensare, che la temperatura massima di una giornata, che in media è sui 30 gradi è stata superata già in 27 giornate fra giugno e questo luglio così come le minime, che hanno superato e non di poco la media dei 15 gradi. Come dire anche il nostro litorale Adriatico, si fa sempre più tropicale».

 «Da tre anni a questa parte poi - conclude Nobili - è diminuita la quantità di pioggia caduta nel periodo primavera-estate e anche nella stagione 2021 eravamo già in piena emergenza idrica con 225 millimetri in meno di pioggia, e due anni fa, con meno 207 millimetri. Se fino a sei mesi fa l’emergenza siccità era ancora moderata, da maggio a luglio l’emergenza si è fatta già severa, tutto considerando che a giugno sono caduti nel Pesarese solo 26 millimetri di pioggia. È tempo allora di combattere e frenare anche “nel nostro piccolo” l’emergenza idrica con azioni sempre più strutturali».
 

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