Pesaro è una "Città della Musica"
L'Unesco concede l'atteso marchio

Pesaro è una "Città della Musica" L'Unesco concede l'atteso marchio
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Martedì 31 Ottobre 2017, 18:42 - Ultimo aggiornamento: 18:43
PESARO – Pesaro è finalmente ed ufficialmente una “Città della Musica” con marchio Unesco.
Ci credeva al punto da piantare già i cartelli. Ma se fino a ieri preconizzava lo scenario, oggi Matteo Ricci esulta. «Il riconoscimento Unesco, annunciato da Parigi nel tardo pomeriggio, è un risultato straordinario. Inseguito e ottenuto». Il sindaco parla di «svolta», alla vigilia del 150esimo di Rossini: «Finalmente il cerchio si è chiuso e ne usciamo notevolmente rafforzati. Perché il marchio dell’agenzia delle Nazioni Unite conferisce grande autorevolezza alla città», è il commento. Ancora: «Abbiamo puntato fortemente sul settore in chiave turistica: ora la visibilità Unesco sosterrà in modo importante la nostra vocazione. Aprendo nuove prospettive anche in campo economico».

Per puntellare il disegno il sindaco ha martellato su concerti, eventi e dintorni. «La città della musica doveva avere la musica. Sdoganarla in tutte le forme, comprese quelle leggere e popolari. Abbiamo moltiplicato le occasioni: in centro, nelle piazze, nei locali. Inserendola ovunque. E’ stata la nostra strategia e alla fine ha pagato». Sull’agenda: «Ora avanti tutta con la legge speciale del 150esimo già approvata in Senato, che approderà alla Camera il 20 novembre. Ma anche con il museo strutturale dedicato a Rossini che nascerà a Palazzo Antaldi. Forti del risultato raggiunto oggi, che valorizzeremo per fare conoscere sempre più Pesaro anche a livello internazionale. Le due dimensioni si legano». Nel frattempo il sindaco sarà a Parigi il tre novembre, nella sede dell’Unesco (riunita in questi giorni per la 39esima assemblea generale, ndr) in place de Fontenoy. Dove è in programma l’evento dedicato ai centri candidati, che sarà anche una prima vetrina per i vincitori. «Ringrazio il vicesindaco Daniele Vimini, che ha lavorato fortemente al progetto dall’inizio. E la dirigente Paola Nonni, che ha coordinato l’operazione. A cui hanno contributo tutte le istituzioni della città, oltre a decine di attori ed enti del settore chiamati a raccolta. Dal Rof al Conservatorio passando per orchestre, cori polifonici, associazioni, artisti, band. La notizia ci rende orgogliosi soprattutto per loro: se lo meritavano. Anche la Regione ha supportato la candidatura», chiude Ricci.
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