Caro bollette? Nel cimitero di Pesaro luci accese anche di giorno

Caro bollette? Nel cimitero di Pesaro luci accese anche di giorno
Caro bollette? Nel cimitero di Pesaro luci accese anche di giorno
di Thomas Delbianco
3 Minuti di Lettura
Giovedì 6 Ottobre 2022, 03:45

PESARO Le ruspe movimentano il terreno al cimitero centrale di Pesaro, nell’ala dei padiglioni più recenti. Un cartello, in uno dei campi di inumazione, indica che in queste settimane è in corso l’esumazione delle salme. «È un’operazione che si fa sempre, alla scadenza di 10 anni dall’inumazione», dice il presidente di Aspes Spa Luca Pieri. Intanto, da quest’estate al Padiglione dei Fiori non ci sono più transenne.

 Dopo anni di lavori, contenziosi, malumori dei parenti dei cari estinti per gli accessi bloccati e segnalazioni di infiltrazioni piovose, nell’ala più recente del cimitero centrale la situazione è senza dubbio migliorata. E anche le intense precipitazioni delle ultime settimane, a occhio, non hanno creato particolari problemi alle strutture del padiglione sottoposte ai lavori di straordinaria manutenzione. Arriva una segnalazione in merito al cimitero: «Diversi utenti mi hanno fatto notare che l’illuminazione dei viali interni dei padiglioni è sempre accesa, anche di giorno, quando non ce ne sarebbe bisogno - dice il consigliere di Quartiere Giovanni Del Monte - In questo periodo in cui si parla tanto di caro energia e dei costi della luce, si potrebbe risparmiare, riducendo, almeno nelle ore di maggiore luce del giorno, l’illuminazione di queste zone del cimitero».

I lavori

I lavori al Padiglione dei Fiori, iniziati un anno fa, per un importo complessivo di 400 mila euro, finanziato con mutuo Cassa depositi e Prestiti, hanno riguardato la riqualificazione delle facciate, della copertura, parapetti e lastrici solari. Dopo l’appalto del 2005 alla ditta Tecnoappalti, nel corso dei lavori la stessa impresa aveva posto delle riserve negli atti contabili per un importo totale di 438 mila euro, e atto di citazione nei confronti del Comune davanti al Tribunale di Pesaro del 2008. La causa si era conclusa davanti al Tribunale, sulla base del Ctu, con il rigetto di tutte le riserve, salvo il riconoscimento di parte del premio di incentivazione per aver terminato parte dell’opera in anticipo rispetto alla scadenza. Il Tribunale aveva riconosciuto però anche la presenza dei vizi, condannando Tecnoappalti a risarcire il danno nei confronti del Comune. La sentenza non era stata appellata ed è passata in giudicato. Il 26 ottobre 2017 a seguito delle forti raffiche di vento si era verificato il distacco del pannello di rivestimento del Padiglione. Subito dopo quel cedimento, l’ingresso della palazzina era stato transennato e il Comune aveva incaricato tre ditte di fiducia per eseguire i lavori di messa in sicurezza. Poi la straordinaria manutenzione, che ha richiesto tempi più lunghi per l’avvio e la recente riapertura degli accessi. Al cimitero resta il problema degli spazi. In base ai dati che erano stati forniti in commissione a Pesaro, il cimitero di via Mirabelli rischia la saturazione nel giro di un anno, tanto che sono stati avviate una serie di riflessioni tra Comune e Aspes. Tra le soluzioni, anche quella di incentivare ulteriormente la cremazione, che ha raggiunto il 40% nella zona di Pesaro e Fano, ma ha ancora margini di crescita, considerando che nel Nord Italia ci sono aree nelle quali si arriva all’80%. 
 

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