PESARO - Entrare al lavoro la mattina e trovare decine di scontrini della benzina da 0,70 centesimi, 1 euro o poco più. Anche a Pesaro non mancano i furbetti del cashback. Fatta la legge, scoperto l’inganno ed ecco allora micro-pagamenti per gonfiare il numero delle transazioni e concorrere così al super bonus da 1500 euro che si aggiudicheranno le 100.000 persone in Italia che hanno fatto più transazioni a giugno. E i benzinai sono la categoria più colpita perché in orario di chiusura, con il self service attivo, i furbetti possono ripetere la stessa operazione più volte.
La furbata
«Sta succedendo anche a Pesaro – coneferma Renato Arzeini, segretario della Fipe Confcommercio e referente per i benzinai – diversi operatori ci hanno chiamato dicendo di trovare decine di scontrini con operazioni minime: da 0,60 centesimi o poco più. Anche dieci o quindici. Una malprassi molto negativa e che non incentiva certo i consumi né serve per quello per cui è stata pensata, ovvero abbattere il nero. Al peggio non c’è mai fine e dunque diversi giovani si recano al distributore in chiusura per effettuare queste operazioni». I più colpiti dalla pratica sono stati i benzinai: difficile che qualcuno si metta a pagare la spesa pezzo per pezzo, più facile fare benzina in 10 o venti volte, ripetendo pazientemente l’operazione. Al momento le regole sono queste e non è possibile escludere quindi chi ha fatto il furbetto dalla lotteria del cashback. Chi fa il furbo non viola alcuna regola, l’unica regola esistente è che a fare le transazioni dev’essere la persona titolare della carta di credito. Non c’è limite al numero di operazioni per giorno, non c’è limite alla cifra e neppure alle ripetizioni presso lo stesso Pos. «Purtroppo sono operazioni legittime - continua Arzeni – è chiaro che l’esercente, al netto delle commissioni, ha un danno anche legato al costo della carta per gli scontrini e al rischio che le apparecchiature possano andare in tilt. Per fortuna negli ultimi giorni questa brutta pratica è andata diminuendo, ma fino a qualche giorno fa si trovavano dieci scontrini per fare 10 euro di benzina».
Il record è quello di un distributore di Cuneo dove sono state registrate 62 transazioni con il bancomat in soli 55 minuti, per una spesa totale di 6,51 euro. Il gestore ha allertato i Carabinieri locali, che non hanno potuto fare niente.
Associazioni di categoria e sindacati hanno chiesto al Governo di metterci una pezza per esempio vietando più operazioni in un lasso di tempo breve nella stessa attività commerciale.