Il San Domenico al restyling ma spuntano i primi paletti

Il San Domenico al restyling ma spuntano i primi paletti
di Miléna Bonaparte
4 Minuti di Lettura
Venerdì 5 Maggio 2023, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 10:57

PESARO - Il complesso del San Domenico risale al ’200, è un ex convento di epoca medievale, quindi con gli interventi di restauro e riuso, finanziati dai 6 milioni e 700 mila euro del Pnrr più spiccioli di risorse interne, bisogna andare con i piedi di piombo. Il Comune sta svolgendo indagini e sondaggi, su indicazione della Soprintendenza che ha fissato il vincolo di tutela, per il completamento dei progetti esecutivi in vista dell’appalto dei lavori entro il 30 luglio. 

La maxi antenna della discordia? Doveva essere mimetica, un finto albero con rami e foglie: ma il progetto è stato bocciato


Gli elementi di pregio


Tra gli elementi di pregio storico-architettonico da preservare c’è anche una colonna in muratura all’interno del chiostro, che ancora ospita il Mercato delle erbe (le bancarelle sono in smobilitazione per trasferirsi durante i tre anni di restyling nel cortile di palazzo Gradari in via Gavardini).

Per consolidare e mettere in sicurezza l’area, una sorta di ”prova” in vista delle opere di ristrutturazione che prenderanno il via a settembre, è stato affidato un incarico professionale esterno a un ingegnere per coordinare la progettazione e l’esecuzione del test. 


Durante la conferenza dei servizi del 13 aprile la Soprintendenza ha evidenziato infatti la «necessità di eseguire, prima dell’inizio dei lavori, una prova di messa in sicurezza e consolidamento di una colonna in muratura all’interno dell’antico chiostro dell’ex convento - annotano i tecnici del Comune -, per accertare le modalità di intervento strutturale in relazione alla presenza di elementi di pregio storico-artistico da conservare e valorizzare. Risulta quindi necessario individuare la figura del coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, procedendo all’affidamento dell’incarico per dare seguito a tale prova».


Nuovi sondaggi da eseguire in rapidità per chiudere nei tempi la partita dei progetti e aprire quella del cantiere dei lavori lungo una road map con tempi strettissimi e contingentati stabiliti dal Pnrr. Il Comune ha chiaramente il fiato sul collo, e poi c’è anche la grana del trasferimento del Mercato delle erbe. Entro il 30 luglio è previsto l’affidamento dei lavori che cominceranno dopo l’estate, il 30 settembre 2024 è il termine ultimo per realizzare il 30% delle opere e il 31 marzo 2026 la scadenza del collaudo finale. Il San Domenico rimesso a nuovo ospiterà i corsi universitari del nuovo Campus di Pesaro, attività culturali e servizi commerciali, vale a dire il ritorno della bancarelle nella loro sede storica (il mercato è documentato dal 1861). Per l’ex convento, che si sviluppa tra via Branca e via Bruno, è confermato il «reinserimento completo nella vita urbana quale rilevante polo culturale» per un importo di 7.743.000 euro, finanziati con fondi europei per 7 milioni e 600 mila e 143.000 euro di contributo del Comune. Il progetto prevede la «riapertura di tutti gli spazi disponibili a piano strada, vale a dire chiostro e piazzale». Il San Domenico è diviso in due blocchi: quello affacciato su via Branca, di proprietà comunale, con negozi e appartamenti, e l’edificio di via Bruno su tre piani che risale al ’200 su impianto medievale. 


In via di ultimazione


Questa porzione è stata venduta dalla Fondazione CariPesaro nel 2021 insieme al progetto definitivo architettonico, redatto dallo studio Canali associati di Parma, e al preliminare strutturale di un team di ingegneri, elaborati comprensivi delle indagini geotecniche svolte da una società spin off dell’università di Perugia. I progetti sono stati ceduti gratuitamente al Comune e si stanno ultimando sotto l’occhio vigile della Soprintendenza. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA