Buco nel bagno per fare video hot con il cellulare: parte il processo ma l'imputato non si trova

Pesaro, buco nel bagno per fare video hot con il cellulare: parte il processo ma l'imputato non si trova
Pesaro, buco nel bagno per fare video hot con il cellulare: parte il processo ma l'imputato non si trova
di Luigi Benelli
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Mercoledì 10 Febbraio 2021, 03:35

PESARO - Un foro in un mobile di un bagno di un maneggio, poi le riprese con il telefonino. Un 42enne romeno è finito sul banco degli imputati per il reato di interferenze illecite nella vita privata per l’acquisizione indebita di immagini attinenti alla sfera personale. 
Ma l’imputato è sparito e non si trova da mesi. Il processo ieri mattina è stato sospeso per un periodo imprecisato, finchè il 42enne di Monteciccardo non riapparirà in qualche angolo del mondo.

Solo allora potrà venirgli notificato l’atto di comparizione per poter celebrare il processo. I fatti risalgono all’aprile del 2019 e si sono consumati in un maneggio dell’hinterland pesarese. Fatti che hanno dato vita a una querela da cui sono partite le indagini. Secondo l’accusa, in almeno un paio di occasioni, l’uomo avrebbe praticato un foro in un mobile del bagno della struttura. In corrispondenza del buco avrebbe fissato l’obiettivo del suo smartphone, in modo che dall’esterno nessuno si potesse accorgere. L’avrebbe lasciato acceso per riprendere gli utilizzatori del bagno. Dunque, uomini, donne, ragazzi e ragazze. Il tutto, secondo l’accusa, per procurarsi immagini attinenti alla sfera privata dei frequentatori del centro ippico. Fatti conditi dall’aggravante di essere stato un dipendente del maneggio. L’uomo, difeso d’ufficio dall’avvocato Francesco Mandelli, dopo quei fatti è sparito dalla circolazione e gli inviti a comparire a processo sono tornati indietro. 
Risultando irreperibile, il processo è stato sospeso.

E’ stato richiesto un esame non ripetibile sul telefonino anche per capire quelle immagini che fine possano aver fatto, ma tutto rischia di cadere nel vuoto. Il reato, quantomai spiacevole e invasivo della sfera privata è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni. 

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