Bollette choc a scuola, la Provincia convoca i presidi per decidere dove tagliare

Bollette choc a scuola, la Provincia convoca i presidi per decidere dove tagliare
Bollette choc a scuola, la Provincia convoca i presidi per decidere dove tagliare
di Miléna Bonaparte
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Martedì 25 Ottobre 2022, 02:15 - Ultimo aggiornamento: 15:56

PESARO - È un punto interrogativo la mission anti caro energia della Provincia per risparmiare sul pauroso aumento delle bollette di luce e riscaldamento nelle 20 scuole superiori gestite dall’ente. Aule più fredde, termosifoni spenti alle 17, settimana corta, didattica a distanza, blocco dell’attività pomeridiana, collegi dei docenti e riunioni con i genitori online, chiusura di alcuni spazi, palestre a ranghi ridotti disponibili solo per gli studenti.


Trovare la quadra


Soluzioni sul tappeto attorno alle quali si dovrà trovare la quadra insieme ai dirigenti scolastici, che rappresentano una realtà assai diversificata per quanto riguarda la tipologia degli edifici e la organizzazione dell’insegnamento. Di tutto questo il presidente di viale Gramsci Giuseppe Paolini parlerà con i presidi dei licei e degli istituti tecnici e professionali nella riunione in programma domani, mercoledì 26 ottobre, alle 12. Saranno presenti alla tavola rotonda in Provincia anche il direttore generale Marco Domenicucci, che tiene le redini di conti e bilanci, e l’architetto Maurizio Bartoli, responsabile dell’edilizia scolastica. 


La strada obbligata


Sono una strada obbligata per gli amministratori provinciali il taglio dei consumi, i risparmi e l’eliminazione degli sprechi.

E da viale Gramsci partirà alla volta dei dirigenti scolastici un appello al senso di responsabilità. Le bollette dell’energia sono esorbitanti, sia quelle reali degli ultimi mesi sia quelle annunciate per autunno e inverno. D’altra parte è vistosa la diminuzione delle entrate legate al gettito dei tributi. Presto detto che sia andato in tilt il bilancio con il rischio di dover rivoluzionare l’attività scolastica. Saranno i presidi, come ha più volte sollecitato il presidente Paolini, ad avanzare proposte unitarie per andare incontro all’austerity e decidere insieme i tagli da realizzare. Il riscaldamento delle aule è garantito solo fino a dicembre.

Da una parte mezzo milione in meno di imposta Rc auto e due milioni e mezzo di euro in meno sull’Ipt, l’imposta legata alla immatricolazione dei veicoli. Si è registrato inoltre un aumento dei tassi di interesse sui mutui con maggiori oneri di 63.000 euro sul 2022, 801.000 euro sul 2023 e 834.000 euro sul 2024. Nel capitolo del riscaldamento degli istituti le spese previste sono schizzate, per il periodo ottobre-aprile, a 4 milioni e 100.000 euro rispetto al milione di euro riferito allo stesso periodo dell’anno scorso. Mentre la bolletta della energia elettrica di agosto ha raggiunto 85.500 euro, a fronte di 18.500 euro di luglio.

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