In Baia non c'è il parcheggio, scacciati dal parco perchè c'è uno spettacolo: non è una città per famiglie

In Baia non c'è il parcheggio, scacciati dal parco perchè c'è uno spettacolo: non è una città per famiglie
In Baia non c'è il parcheggio, scacciati dal parco perchè c'è uno spettacolo: non è una città per famiglie
di Lorenzo Furlani
3 Minuti di Lettura
Giovedì 1 Luglio 2021, 06:45

PESARO - Pesaro non è una città dal profumo di vacanza con la zona mare invasa da auto e motorini e deturpata in alcuni angoli dagli alberghi abbandonati. Semmai, è una città dalla movida violenta e alcolica per la tendenza di centinaia di ragazzi della cosiddetta generazione Covid a divertirsi senza controllo nel weekend, manifestando tutto il disagio di oltre un anno di isolamento sanitario.

Ma questa città non è neppure accogliente con le famiglie pesaresi che vogliano trascorrere, nell’afa pesante di questo inizio d’estate, alcune ore serali piacevoli nei suoi luoghi più ameni?

Ordinaria serata di malessere

È la domanda che sorge dal racconto dell’ordinaria serata di malessere di una giovane coppia con un bimbo di 4 anni che martedì sera, uscita di casa per regalare alcune ore di svago al piccolo, è stata rimbalzata da una zona all’altra della città alla ricerca di una banale panchina su cui appoggiarsi per rifocillarsi, chiacchierare e giocare e ha dovuto fare ritorno a casa, addirittura prima del tramonto, dopo essere stata fisicamente sloggiata dal parco Miralfiore. L’intenzione era semplice ma festosa per chi ha bisogno solo di condividere gli affetti per avere un motivo di gioia: comprare della pizza al taglio, trovare un posto tranquillo all’aperto in cui consumare questa cena frugale e passeggiare serenamente per concludere la serata. «Siamo andati in auto a prendere la pizza in un locale nella zona del porto - racconta Marika, che con il compagno e il bimbo abita a Pantano -. Abbiamo evitato di addentrarci nella bolgia serale di viale Trieste, anche per non stare a girare due ore per trovare un posto auto, decidendo di andare a Baia Flaminia».
L’obiettivo era il Campo di Mare, ai piedi del colle San Bartolo che offre un bel panorama e rigenera lo spirito solo alla vista della natura rigogliosa. «Ma non è stato possibile parcheggiare l’auto - si lamenta la giovane mamma -, ci bastava una panchina ma non c’era un solo stallo libero».

Alla Baia non si parcheggia

A Baia Flaminia, tra viale Varsavia e Campo di Marte (come informa il sito web di Pesaro parcheggi), la sosta oraria a pagamento dalle 9 alle 21, che favorisce la rotazione dei veicoli, entra in vigore solamente il sabato e la domenica. Quindi, con la sosta libera all’ora di cena tutti i posti auto erano presidiati.
«Allora decidiamo di andare a mangiare questa benedetta pizza al parco Miralfiore», riferisce la mamma.

Parco solitamente piacevole e ospitale, che non è neppure lontano da casa. «Poca gente, venticello e soprattutto un tavolo e una panchina liberi - gioisce Marika -. Ma neanche il tempo di appoggiarci e fare felice il bambino che un signore ci avvisa che il parco sta per chiudere e che ci dobbiamo alzare... Erano appena le 20,10 (il parco d’estate chiude alle 24, ndr). Ancora era pieno giorno e altre persone come noi stavano arrivando in quel momento a prendere un po’ di fresco sotto i pini». 

Mandati via dal Miralfiore

Alle 21 nel teatro arena era previsto il saggio di fine anno della scuola di danza “Studio arte e balletto”, perciò tutto il parco è stato evacuato. «Ma al cancello non c’era alcun cartello di avviso», protesta Marika. 
Locali, alberghi, affollamento, musica, eventi, anche fiumi di alcol nel weekend... ma per chi vuole solamente pace e carezze quale estate offre Pesaro?

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