"Elevata capacità di delinquere": baby bullo in carcere dopo aver minacciato e rapinato un coetaneo

"Elevata capacità di delinquere": baby bullo in carcere dopo aver minacciato e rapinato un coetaneo
"Elevata capacità di delinquere": baby bullo in carcere dopo aver minacciato e rapinato un coetaneo
di Luigi Benelli
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Martedì 7 Dicembre 2021, 07:05

PESARO - Minorenne ha rapinato e minacciato un coetaneo, ora è scattata la misura della custodia cautelare in carcere per un ragazzino della nota baby gang di piazza Redi. Il fatto risale a luglio scorso quando il bullo ragazzino, già finito ospite di una comunità per i suoi vari atti di vandalismo e non solo, ha avvicinato un coetaneo al parco Scarpellini. Lo ha minacciato di morte e si è impossessato del suo telefono cellulare. 

Le indagini

Le indagini della procura dei minorenni di Ancona, con la collaborazione della squadra mobile di Pesaro, hanno permesso di raccogliere vari indizi di colpevolezza per il giovane indagato, già sospettato in prima battuta.

Un ragazzo già noto per diversi reati commessi, non ancora passati in giudicato, ma quasi tutti con l’avviso di conclusione indagini già emesso. Tra questi anche alcuni fatti avvenuti in piazza Redi, come un’aggressione a un passante. Fa parte della baby gang che ha impazzato da primavera fino a tutta l’estate, con base nel quartiere di Montegranaro, ma capace di penetrare in diversi quartieri. Una banda di giovanissimi che ha visto già un arresto di un neo maggiorenne per spaccio, rapina e detenzione di arma assieme a un altro minorenne. Tra loro anche un ragazzino 13enne finito in comunità anche lui gravati di vari episodi di danneggiamenti e non solo.

Le motivazioni

La procura dei minori ha valutato la misura della custodia in carcere come unica idonea a fronteggiare le esigenze cautelari, avanzandone la richiesta al gip. Per la procura la misura si è resa necessaria sia «per la condotta illecita e l’estrema gravità delle minacce nei confronti del minorenne ma soprattutto per l’elevata capacità a delinquere dell’indagato, esistendo un reale pericolo di reiterazione, visto il considerevole numero di reati perpetrati dal ragazzo». Tra questi anche alcuni di particolare gravità in un arco temporale piuttosto breve. Tra l’altro la rapina è stata perpetrata nonostante il minore fosse già in una comunità educativa. Dunque la procura dei minorenni sottolinea: «A dimostrazione del suo forte senso di impunità che neanche una struttura comunitaria è stato in grado di contenere in modo efficace». La questura di Pesaro ha quindi prelevato il giovane e lo ha portato al carcere minorile di Ancona.

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