PESARO - Regresso Arti dichiara guerra a Ben Zeno. E c’è già chi ha sporto denuncia contro lo street artist, ancora ignoto, ed è pronto a farsi cancellare dal muro lo stencil tanto replicato in città. Abbiamo parlato di Ben Zeno pochi giorni fa.
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La faccia stilizzata del ragazzino campeggia in diversi muri di Pesaro e divide più che mai. Per molti è arte, per altri no, solo imbrattamento. Tanto che Regresso arti, l’associazione che da tempo ripulisce i graffiti e lo sporco della città, ha lanciato una campagna. «Questo impiastratore di proprietà altrui ha imbrattato dalla sede del Comune ai muri della Prefettura, dai cartelli stradali a tanti altri edifici della nostra e di altre città, da Bologna, Urbino, a Pesaro. Ai privati che hanno subito gli imbrattamenti di questo Ben Zeno noi di Regresso Arti offriamo la rimozione gratuita dietro presentazione di regolare querela. In questa maniera speriamo che rompendo l’omertà che lo protegge, individuato il colpevole, possa risarcire i danni». Questo l’annuncio apparso sui social.
Posizioni divergenti
Spiega Regresso Arti: «Se a Urbino abbiamo ripulito tutta la città, patrimonio Unesco, grazie alla Sovrintendenza e al Comune, a Pesaro i rapporti sono distanti. Anche a Bologna stanno portando avanti il progetto di rimuovere le scritte per tentare di essere riconosciuti patrimonio Unesco per i portici. Ma qui a Pesaro l’Amministrazione ha pensato solo a sfrattarci da via dell’Acquedotto. Non ci ha mai risposto, neppure alla Pec. Ma ora le vie del centro sono completamente imbrattate, persino alla chiesa dell’Annunziata. Speriamo si possa riaprire un dialogo per il bene della città».
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