Arretramento della ferrovia a Pesaro, avvio del progetto preliminare. Il sindaco Ricci: «Nessuno tocchi i fondi o sarà rivolta popolare»

Arretramento della ferrovia a Pesaro, avvio del progetto preliminare. Il sindaco Ricci: «Nessuno tocchi le risorse o sarà rivolta popolare»
Arretramento della ferrovia a Pesaro, avvio del progetto preliminare. Il sindaco Ricci: «Nessuno tocchi le risorse o sarà rivolta popolare»
di Thomas Delbianco
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Giovedì 8 Giugno 2023, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 21:15

PESARO - Arretramento della ferrovia, contratto depositato alla Camera e avvio del progetto preliminare. «Nessuno tocchi quelle risorse, le abbiamo sudate, o sarà rivolta popolare». Asfalti da 3 milioni di euro, si parte. E’ inevitabile guardare all’orizzonte politico, quando si fa un bilancio di nove anni di attività da sindaco e dopo un anno si andrà al voto. Ma in quei 365 giorni che mancano alle urne, c’è ancora tutta una partita amministrativa da portare avanti, tra cantieri in corso, vedi il doppio asse cavalcaferrovia-sottopasso, progetti in itinere, lavori che sono stati una “bestia nera” per la città e l’amministrazione, come il vecchio palas, tra stop, ripartenze, lungaggini. Ma che si sono sbloccati e non possono permettersi altri ritardi. C’è stato anche tutto questo nella serata di giovedì nel cortile dei Musei Civici, con il sindaco Matteo Ricci intervistato dai giornalisti locali, con la regia del moderatore Michele 
Romano. 


Le novità


Il piano asfalti parte oggi con 3 milioni di euro a disposizione, tra il milione di euro derivante dall’accensione di un mutuo e gli altri due ricavati dal tesoretto dell’avanzo in fase di consuntivo 2022. Poi un’altra notizia, in questo caso meno di impatto immediato, ma sicuramente importante in un’ottica di prospettiva per la Pesaro che potremmo vedere dopo il 2030. Alla Camera dei Deputati è stato appena depositato il contratto tra Ferrovie dello Stato e Ministero delle Infrastrutture per l’arretramento della ferrovia. Il tratto è quello che da Pesaro raddrizza i binari, senza più scendere lungo la costa, all’altezza della serpentina a Gradara, e arriva nella zona di Fano, in realtà rientrando sulla costa a 4 km dalla stazione di Marotta, per 1 miliardo e 850 milioni di euro e 34 chilometri di tracciato. 


Il dibattito


Sembrava se ne fossero perse le tracce, dopo un’estate rovente, passata tra dibattiti, confronti aspri tra l’esigenza di portare a casa almeno un primo tratto, e quella di chi, guardando verso sud, vuole ottenere lo stesso risultato con un arretramento esteso oltre quello previsto. Dopo l’annuncio dell’ex ministro Giovannini in prefettura, eravamo al 1° settembre 2022, dell’inserimento delle risorse nella legge di Bilancio, il fermento intorno a questo tema si è arrugginito senza più spunti di novità ma ora è tornato in auge. «Le cose stanno andando avanti - conferma Ricci - Ferrovie dello Stato ora passerà alla progettazione preliminare.

Nessuno si azzardi a toccare quelle risorse guadagnate con sudore e tirando fuori i denti, oppure sarà rivolta popolare. Se si vuole andare avanti, lo si faccia. La Regione ha il progetto per arrivare fino a Senigallia, bisogna che il Governo ci metta altri soldi». 


Il borsino


L’arretramento della ferrovia su Pesaro si prende una bella fetta di quel borsino da quasi 1,7 miliardi di euro che appare sul sito Pesaro che Cambia, con la mappa dei lavori finanziati (78), quelli in corso (12) e completati (61). Un’altra fetta corposa arriva dal Pnrr. Tra i cantieri più grandi, con procedure negoziate già espletate, altre in arrivo, per iniziare i lavori come previsto dalle serrate scadenze del piano europeo, tra luglio e settembre (entro l’autunno 2024 va dimostrato uno stato di avanzamento del 30% e conclusione nel 2026), ci sono tre scuole, tre impianti sportivi e il recupero di tre palazzi storici, ma anche vari altri progetti in ambito sociale, sicurezza, edilizia popolare. Sono arrivati finora un anticipo del 10%, più un altro 10% per l’aumento dei costi sui materiali. Sono sufficienti per far partire i cantieri tutti e subito? «Sì, perchè i lavori che stiamo progettando sono a stralci funzionali, ma sicuramente c’è un problema generale. Non capisco cosa stia facendo il ministro Fitto sul Pnrr, sembra diventato un impiccio questo Pnrr, piuttosto che un’opportunità storica. Il problema dei costi nei cantieri esiste, se la questione non si affronta, e non ci danno i soldi, partiamo per stralci ma poi magari rischiamo di non completarli tutti, e lasciare un piano incompleto».


Gli impianti


Impianti sportivi, da Villa San Martino allo Stadio Benelli e alle palestre comunali: «Abbiamo ottenuto 4milioni per costruire il centro federale della Fip, una grande opportunità che si stava trasformando in un problema per il quartiere. Abbiamo incontrato i residenti, che ora avranno il compito di scegliere quale sia l’opzione migliore per risolvere il problema parcheggi. Sulla Vis Pesaro, innanzitutto ringrazio Bosco per gli investimenti fatti in questi anni. Lui realizzerà una struttura di eccellenza a Villa Fastiggi, e noi finanziamo il rifacimento del campo. Ieri è arrivato il sì della giunta alla permuta con Aspes tra il campo supplementare e la vecchia tribuna, ora manca la copertura della tribuna prato». 
 

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