I predatori di marmitte vanno a caccia di utilitarie: raffica di colpi, l'allarme corre sui social

I predatori di marmitte vanno a caccia di utilitarie: raffica di colpi, l'allarme corre sui social
I predatori di marmitte vanno a caccia di utilitarie: raffica di colpi, l'allarme corre sui social
di Luigi Benelli
3 Minuti di Lettura
Venerdì 11 Marzo 2022, 08:25

PESARO - Rubano marmitte alle auto in sosta: marmitte catalitiche per la precisione. Un fenomeno quest’ultimo non nuovo anche nel Pesarese e che è già presente a ondate da qualche anno a questa parte ma che ha subito una recrudescenza negli ultimi giorni con le forze dell’ordine, tra carabinieri e polizia, a cui è giunta la denuncia di automobilisti che la mattina andando a riprendere l’auto lasciata in un parcheggio pubblico se la sono ritrovata senza la marmitta. Con inevitabili disagi. E’ successo, negli ultimi giorni, lungo viale della Liberazione, nel parcheggio di fronte alla caserma dell’esercito, nella zona del San Decenzio ma anche a Borgo Santa Maria e Pantano. Zone e quartieri diversi per un identico bottino per una brutta quanto inaspettata sorpresa.

Le segnalazioni

Denunce che sono giunte alla spicciolata alle forze dell’ordine, a giorni alterni, ma che evidenziano che c’è qualcuno, o forse anche più di uno, che di notte se ne va in giro a depredare le macchine.

Tanto che alcune vittime hanno sparso la voce lanciando anche appelli via social per mettere sull’avviso chi non ha un garage e deve lasciare la vettura in strada. Tra l’altro i modelli finiti nel mirino sono soprattutto utilitarie come Yaris o C3, e le auto che hanno subito i furti fra l’altro non sono nemmeno nuovissime come anno di immatricolazione. La tecnica è abbastanza semplice: il ladro si può aiutare anche con un cric ma invece di perdere tempo a smontare la marmitta, la taglia con un flex portatile o con un altro strumento per professionisti: a quel punto basta uno strappo e se la porta via. Arrivederci e grazie. Sul mercato del riciclaggio i ladri possono arrivare a rivendere il pezzo - destinato a officine abusive o laboratori che sanno come trattare la refurtiva -, attorno ai 100 euro, ma il danno per la vittima è più consistente e si aggira attorno a diverse centinaia di euro. Insomma, una volta c’erano i ladri di stereo, poi di cerchioni, adesso di marmitte. Perchè lo fanno? Per quello che contiene il piccolo tubo di metallo. Non tutti infatti sanno che può nascondere tracce di un piccolo tesoro. Non serve il pezzo funzionante, quello di cui si va a caccia sono i metalli preziosi che sono presenti all’interno del tubo di acciaio. Le marmitte contengono infatti una serie di metalli considerati “preziosi” e appetibili, che funzionando da catalizzatori accelerano il processo chimico di abbattimento dei componenti inquinanti dei gas di scarico, come il monossido di carbonio e gli ossidi di azoto, provocate dalla combustione del carburante.

Cosa contiene

Questi metalli sono principalmente il palladio, il platino e il rodio. In ogni marmitta, a seconda dei modelli, se ne trovano poche tracce, da 1,5 a 3 grammi di platino, appena 0,6 grammi di palladio e 0,02 grammi di rodio. Ma è il prezzo che fa la differenza perchè i prezzi possano andare da poche decine di euro al grammo a diverse centinaia di euro. Tracce di palladio, per esempio, così come di rodio e platino, sono presenti nei catalizzatori delle marmitte di auto Euro 4, Euro 5 ed Euro 6.

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