Alessandro Moneti, terapia miracolosa per l'agricoltore disabile di Pesaro. «Ma la famiglia non ce la fa più: le spese sono troppo alte»

Il crowdfunding sostenuto dalla fondazione Wanda Di Ferdinando non basta

Alessandro Moneti, terapia miracolosa per l'agricoltore disabile di Pesaro. «Ma la famiglia non ce la fa più: le spese sono troppo alte». Nella foto Andrea Biancani, Alessandro e suo padre Giuseppe
Alessandro Moneti, terapia miracolosa per l'agricoltore disabile di Pesaro. «Ma la famiglia non ce la fa più: le spese sono troppo alte». Nella foto Andrea Biancani, Alessandro e suo padre Giuseppe
di Milèna Bonaparte
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Sabato 4 Febbraio 2023, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 19:05

PESARO «Un trattore non basta, il ragazzo ha bisogno di un aiuto per la riabilitazione, le spese altissime della fisioterapia in un centro non convenzionato di San Ginesio hanno messo in ginocchio la famiglia, 135 euro al giorno tra viaggio, autostrada e palestra, è necessario trovare risorse nel bando Vita indipendente». 

 


L’incontro


Andrea Biancani nuovo testimonial della campagna per Alessandro Moneti, 26 anni, l’agricoltore disabile che ha lanciato un crowdfunding sostenuto dalla fondazione Wanda Di Ferdinando, dal Centro servizi per il volontariato e dalla Coldiretti. Giovedì mattina il vicepresidente del consiglio regionale si è incontrato con il giovane coltivatore in carrozzina nella piccola azienda di famiglia “Dal Nonno Giorgio” di Villa Ceccolini, dove il ragazzo lavora insieme al papà Giuseppe producendo frutta e verdura di stagione alla vecchia maniera, con un metodo a basso impatto ambientale. Il vicepresidente del consiglio regionale Andrea Biancani ha manifestato ad Alessandro la sua solidarietà e quella del consiglio regionale nella raccolta fondi online su Gofundme.com per l’acquisto del trattore speciale ”da sogno” dotato di ausili. Ma, durante la chiacchierata, l’attenzione si è rivolta in particolare sulle spese altissime e i disagi che la famiglia Moneti deve affrontare per la riabilitazione. 


I sacrifici


Lunghi viaggi fino a una palestra privata di San Ginesio, in provincia di Macerata, lontana da casa circa 150 chilometri, al costo di 135 euro al giorno. Lo accompagna quasi tutti i pomeriggi il padre che per questo è stato costretto a lasciare il lavoro. «Alessandro segue un percorso fisioterapico molto particolare - racconta Biancani -, fuori dagli schemi, un regime quasi militare che sta dando risultati inaspettati, perché i medici lo credevano ormai spacciato. Adesso il ragazzo riesce a percepire di nuovo le gambe, sente la stoffa dei pantaloni, vede finalmente i risultati dei grandi sacrifici, non solo suoi, ma di tutta la famiglia.
«Quindi lo dobbiamo aiutare a proseguire lungo questo difficile cammino pieno di speranza». E una strada in Regione si potrebbe delineare: «Sto cercando di capire se Alessandro può accedere al bando Vita indipendente che garantisce risorse per l’assistenza alle persone con disabilità - ipotizza Biancani -, nel progetto sono previsti fondi per interventi che hanno lo scopo di favorire l’autonomia. 
«Mi impegno a verificare se si rendono disponibili finanziamenti aggiuntivi a sostegno di nuovi soggetti.

Ne parlerò anche con l’assessore alla Sanità Saltamartini. È chiaro che i genitori non possono più fare tutto da soli, al ragazzo servirebbe un’assistenza specifica durante la vita quotidiana». Potrebbe quindi mettere una marcia in più la raccolta fondi, con un aiuto anche sul piano sanitario. 


Le verifiche


«Questa campagna va sostenuta e rilanciata - afferma il consigliere regionale Biancani -, Alessandro ha solo 26 anni, praticamente tutta la vita davanti, e deve proseguire la sua riabilitazione senza che la famiglia si debba accollare tutte le spese con gravissime difficoltà economiche. Si tratta di verificare cosa il sistema sanitario regionale può garantire per il caso di Alessandro e di tanti altri ragazzi disabili come lui». 

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