PESARO - Gli agenti della polizia locale ieri mattina sono tornati in via Gagarin nel punto dove giovedì sera è morto il 39enne Alberto Gregori dopo aver perso il controllo della sua Harley Davidson. Gregori, geometra, sposato da più di 10 anni con Alice e padre di una bambina, era un centauro esperto, appassionato e oprudente, ma qualcosa l’ha tradito facendolo sbandare all’altezza di una curva fino a farlo schiantare contro un albero che delimita la larga carreggiata che conosceva bene.
Gli interrogativi
Che cosa sia stato a tradirlo e a provocare il fuori strada fa ora parte degli accertamenti condotti dai vigili urbani.
Lo choc e l’incredulità
Nel frattempo resta il dolore e l’incredulità tra i tanti che lo conoscevano. «Alberto era un professionista apprezzato - lo ricorda Giovanni Corsini, presidente del Collegio dei geometri provinciale- ed era una persona presente nell’attività del Collegio, partecipava a eventi formativi e istituzionali. Lo conoscevo personalmente anche perchè fino a qualche tempo fa eravamo praticamente vicini, il suo studio non era distante da casa mia e capitava spesso di incontrarci. Sono sconvolto, siamo tutti sconvolti: per il nostro Collegio è una tragedia che si rinnova a distanza di un anno, quando a marzo 2022 è morto in scooter sull’Ardizio Orfeo Vagni».
Lo ricorda anche il consigliere regionale Andrea Biancani: «La scomparsa improvvisa di Alberto mi ha addolorato profondamente. Un giovane geometra che conobbi diversi anni fa quando venne a trovarmi nel mio ufficio insieme a suo padre, amico di mio padre, per condividere il suo entusiasmo e chiedere consigli per l’avvio della sua attività professionale. Nel corso degli anni ci siamo rivisti più volte condividendo anche la passione reciproca per la moto. Dentro di me Alberto rimarrà sempre vivo un bel ricordo, una persona gentile, solare, amichevole e appassionato del proprio lavoro».
Da Pesaro a Cattolica
Gregori da quando si era sposato abitava a Cattolica ma a Pesaro lavorava, con uno studio avviato a Pantano, e aveva i familiari. Giovedì stava rientrando a casa a Cattolica al termine di una giornata di lavoro ma prima era passato a salutare il padre a Villa San Martino. L’incidente è avvenuto non lontano dalla Diba, lungo la carreggiata che da Tombaccia porta verso Torraccia. Ieri mattina in quello stesso tratto, ma sul lato opposto è avvenuto un altro incidente ma solo con mezzi coinvolti e senza feriti.
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