PESARO Matteo Cicerchia, il 27enne fanese che il giorno di Pasquetta ha aggredito l’ex compagna con un coltello e ha tentato di investirla in strada San Nicola sotto gli occhi della loro figlioletta di 5 anni, sarà giudicato con rito abbreviato. Respinte le richieste della difesa.
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Intanto l’ex moglie e la
figlia si sono costituite parte civile e le avvocatesse sono orientate a chiedere un risarcimento di mezzo milione di euro complessivo. Ieri mattina in tribunale a Pesaro gli avvocati dell’imputato, presente in aula, Giovanni Orciani e Roberto Brunelli, hanno chiesto di poter procedere con rito abbreviato condizionato. L’accusa è di
tentato omicidio. Ma il giudice ha rigettato le istanze. In pratica il nodo verteva sulla lucidità di Cicerchia al momento dei fatti. Per i difensori il mix di psicofarmaci che prendeva da tempo per curare uno stato di depressione e alcol avrebbero avuto un ruolo in questo gesto. Ma per il giudice non hanno influito sulla capacità intendere e volere. Dunque Cicerchia, così come peraltro ribadito in sede di incidente probatorio, può affrontare il processo. La seconda richiesta era mirata ad avere un consulente per stabilire l’univocità degli atti diretti a uccidere. In pratica si doveva stabilire se il coltello potesse essere idoneo a uccidere. Anche questa rigettata.
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