PESARO Immobili in affitto, gli annunci durano poche ore, talmente è forte la richiesta. E’ quanto sta accadendo nel mercato pesarese, con tutte le conseguenze del caso, soprattutto per quanto riguarda l’esigenza abitativa delle famiglie ma in particolare delle giovani coppie che non riescono a comprarsi l’appartamento e dunque cercano casa in affitto.
La deriva
Una deriva che lo stesso sindaco Matteo Ricci ha analizzato: «È difficilissimo, quasi impossibile, trovare una casa in affitto. Quello dell’abitare è un diritto, così come lo sono il lavoro. Un disagio che coinvolge anziani e tanti giovani che vogliono mettere su famiglia o costruirsi il proprio futuro. Il compito delle istituzioni deve essere quello di sostenerli: serve urgentemente un patto per aiutare le neocoppie». Le cause sono molteplici ( e non riguardano certo solo la nostra provincia) e il presidente provinciale Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) Tommaso Andreani le snocciola una a una. «C’è tantissima domanda e poca offerta. Le ragioni sono varie e si sono tutte concentrate in questo periodo. Con il Covid molte persone in affitto avevano perso o rallentato il lavoro non pagando così le rate. Era intervenuto il blocco sfatti per impedire conseguenze che avrebbero dato vita a una emergenza. Ma allo stesso tempo i proprietari sono rimasti scottati e ora preferiscono non affittare per lunghi periodi a famiglie o coppie. I tempi degli sfratti sono molto lunghi in Italia».
Le molteplici ragioni
Inoltre Andreani rileva che alla ricerca di immobili ci sono anche tanti stranieri, ormai «stanziali e integrati nel tessuto locale. Dunque una domanda sempre più alta». Ecco che i proprietari hanno pensato al piano B. «Sempre con maggiore frequenza preferiscono mettere il loro appartamento in affitto su Booking o su AirBnB per brevi periodi, in particolare per la stagione estiva.
La componente mutui
«Il costo dei mutui è aumentato, i tassi sono schizzati e c’è chi non può permetterselo e preferisce cercare un affitto, andando quindi ad aumentare la domanda». Prima i mutui costavano pochissimo tanto che nell’ultimo anno le compravendite a Pesaro città sono state 1238 mentre le vendite nel resto della provincia 3281. Il dato parla di un 68% di acquirenti per la prima casa e n 27% per la seconda casa, in aumento del 6%. Secondo l’osservatorio provinciale Fiaip elaborato in collaborazione con l’Università di Urbino nel 2020 il numero medio di abitazioni affittate per agenzia era di 18, dato che oggi è sceso a 11,8. Il 29% di chi va in affitto ha tra i 20 e i 30 anni, il 39% tra i 31 e i 40 e il 32% oltre i 40. Il 41% sono coppie, il 38% famiglie. Il 47% sono bilocali, il 39% trilocali. Il mercato quindi è saturo. «Appena mettiamo fuori un annuncio riceviamo decine di telefonate, tanto da essere costretti a volte a togliere l’annuncio per qualche ora per evitare di intasare i telefoni. Posso dire che se avessimo un appartamento al giorno ne affitteremo uno al giorno. Stiamo locando anche in periferia e immobili non di pregio. La fotografia di questo momento immobiliare non è positiva, ci sono famiglie mono reddito e si rischia di avere un disagio sociale e abitativo perché non sempre si riesce a dare un immobile a giovani coppie o altri richiedenti».
Decollano i costi
Ultima nota i prezzi, ma qui non ci sono scostamenti «perché la stragrande maggior parte dei proprietari affitta a canoni calmierati, conviene a loro e agli inquilini». Secondo l’osservatorio Fiaip in zona centro mare un due camere viene locato tra i 600 e i 750 euro mentre per 3 camere si arriva anche a 1000 euro. A Soria e Baia Flaminia tra i 500 e i 700 euro due camere. Va meglio nelle prime periferie con cifre comprese entro i 600 euro mentre per trovare a meno occorre andare a Vismara, Ledimar o Trebbiantico (sui 400 euro due camere).
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