Adriana e Luigi: «Vogliamo donare la dose di vaccino ai nostri due nipoti»

Adriana (nelal foto) e Luigi: «Vogliamo donare a dose di vaccino ai nostri due nipoti»
Adriana (nelal foto) e Luigi: «Vogliamo donare a dose di vaccino ai nostri due nipoti»
di Silvia Sinibaldi
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Martedì 12 Gennaio 2021, 04:20

PESARO - Il contatto che arriva nella loro casa di Milano, dalla regione di cui sono originari li emoziona: Adriana Zandri e Luigi Eusepi, lei insegnante di inglese, lui laureato in matematica e una vita trascorsa in banca, sono saliti agli onori della cronaca nazionale per aver lanciato una proposta che intende richiamare l’attenzione sulla sofferenza dei ragazzi in questo anno di emergenza sanitaria. La signora Zandri è nata ad Ancona e il suo cognome rimanda a una delle famiglie storiche della città. Luigi Eusepi è originario di Sant’Ippolito e la "p" del suo cognome è una indiscutibile indicazione geografica. Ieri, il Corriere della Sera, ha raccolto la loro richiesta: «Vogliamo donare le nostre dosi di vaccino ai nostri nipoti».


«La nostra - racconta Eusepi - è una proposta provocatoria. Sia chiaro non intendiamo mettere in discussione valutazioni che competono alla scienza e alla medicina e non a noi. Il nostro desiderio è invece puntare l’attenzione sui ragazzi, sul valore della scuola, sull’importanza della socialità, tutti elementi fondamentali per la loro crescita di cui, da 12 mesi, ci siamo completamente dimenticati. Ritengo che la situazione sia stata affrontata senza la dovuta attenzione. Se fosse una questione di spazi, Milano come tante altre città, è popolata di edifici vuoti o abbandonati che potevano essere rapidamente recuperati.

Sarebbe stato possibile organizzare tre turni di lezioni negli istituti così da evitare anche il problema dei trasporti. Perché non utilizzare i pullman turistici, i mezzi privati? Noi stiamo minando alle fondamenta il futuro di questo Paese». 


Anche la professoressa Adriana condivide questi concetti, lei che ha trascorso la sua vita a scuola: «La pandemia ci tiene lontani dai nostri due nipoti, Anna e Pietro entrambi liceali, molto rigorosi rispetto alle norme di prevenzione ma anche sofferenti per questa scuola che procede a singhiozzo e anche impreparata a fornire un sostegno per tutti, al di fuori della didattica in presenza. Temo che a partire dai più fragili, si possa scatenare la rabbia». E quanto alla scuola, l’insegnamento è rimasto anche nel cuore di Luigi che dopo qualche anno in cattedra a insegnare matematica ha trovato occupazione sicura nel settore bancario. «Da quando sono in pensione - aggiunge Eusepi - mi occupo dell’organizzazione, come volontario del Cuamm- Medici con l’Africa, di un progetto denominato “Prima le mamme e i bambini” che coinvolge 8 Paesi dell’Africa sub sahariana in 24 ospedali in cui attualmente lavorano almeno 300 medici italiani. Seguiamo le donne in gravidanza, durante il parto e nei primi due anni di vita dei bambini con lo scopo di educarli a una sana alimentazione. Il percorso si chiama Mille giorni, perché sono mille i giorni che trascorrono dal concepimento al secondo anno di vita». 

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