PERGOLA Non c’è limite al peggio. In un momento di grave difficoltà per l’alluvione che ha colpito profondamente la città e più in generale la media e alta Valcesano, c’è chi non ha trovato di meglio che distinguersi per un furto.
L’incursione
Dal magazzino comunale qualcuno, con ogni probabilità la notte tra venerdì e sabato, ha rubato un Fiat Doblò e delle attrezzature, come una saldatrice e motoseghe. Potrebbero essersi introdotti all’interno passando del magazzino da una finestra. Questa la sorpresa, a dir poco di cattivo gusto, scoperta dagli operai del Comune di Pergola, quando si sono recati al magazzino per iniziare un’altra difficilissima e interminabile giornata, impegnati nel vasto territorio a ripulire, sistemare e a mettere in sicurezza. Ferma e forte la condanna per quanto accaduto da parte dell’amministrazione comunale: «Un furto è sempre una brutta cosa, ma in un contesto come quello attuale ci sembra ancora più brutta. Oltre alla spesa per gli oggetti rubati, soldi della comunità, si aggiunge anche il disagio per ciò che è stato sottratto, per ciò che era nel furgone e serviva, per il tempo dei dipendenti distolto da altro».
Lo sdegno
Proprio così, in giornate di lavoro senza soste per cercare di tornare alla normalità, con tantissime criticità da risolvere, qualsiasi attrezzo e ogni secondo sono preziosissimi.
La comunità
Da parte della comunità impegno massimo per riemergere con forza, caparbietà, orgoglio e, nonostante tutto, il sorriso. Intanto Aspes fa sapere che chi intende liberarsi dei beni non più recuperabili può posizionarli su strada pubblica - senza ostacolare la regolare circolazione stradale - di fronte alla propria abitazione, in modo da essere facilmente raggiunti dal mezzo di Aset Spa adibito al ritiro. Per quanto possibile, si chiede agli utenti di tenere separati i diversi materiali, in particolare legno e rifiuti elettrici ed elettronici (es: elettrodomestici, frigoriferi, televisioni, ecc…). A causa dell’allagamento è chiuso invece il Centro di Raccolta Differenziata di Pergola.