PERGOLA- Bimbo senza copertura vaccinale, arriva la sentenza per il padre. Il caso riguarda due genitori di Pergola finiti a processo perché avevano continuato a portare il figlio alla scuola dell’infanzia nonostante il decreto scolastico di sospensione. I fatti risalgono al 2018, quando l’obbligo del vaccino esavalente per i bambini, aveva portato a diversi malumori e diversi casi di cronaca negli ambiti scolastici.
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Le circolari
Le circolari del ministero della salute impedivano l’accesso a scuola ai bambini non regolarmente vaccinati o non in regola con l’iter all’Asur di prenotazione delle inoculazioni, con l’obiettivo di tutelare la salute e avere una copertura di gregge. Il dirigente scolastico di una scuola di Pergola aveva applicato il regolamento alla lettera e sospeso dalla frequenza il bambino. Ma i genitori hanno continuato a portare il bimbo alla scuola dell’infanzia per fargli frequentare normalmente le lezioni per circa quattro mesi. Il caso, come tanti altri, era finito con una denuncia per i genitori, sulla 40ina, accusati in concorso di inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d’ordine pubblico o d’igiene. Reato punito fino a tre mesi o con un’ammenda fino a 206 euro. La madre non si è opposta al decreto penale di condanna pagando circa 150 euro di ammenda. Il padre si è opposto, sostenendo che non era a conoscenza delle comunicazioni della scuola perché era separato dalla moglie. Il pm ha chiesto 180 euro di ammenda. E il giudice lo ha condannato al pagamento di quella somma. L’uomo è difeso dall’avvocatessa Isabella Pasqualini.
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