PERGOLA - E’ tornata l’acqua, con tanto di raffiche di vento fortissime, dalla tarda mattinata di ieri a complicare ancor di più il post alluvione nelle terre del Catria, da Pergola a Frontone. In uno scenario grigio, tra abitazioni invase da fango e acqua, strade, ponti e auto distrutti, anche raggi di sole: una comunità unita che senza sosta si sta prodigando per cercare di tornare alla normalità. Il quartiere delle Tinte il più colpito. La sindaca Simona Guidarelli ha emesso due ordinanze per lo sgombero di alcuni immobili di via XX Settembre e De Amicis e lo spostamento dei cittadini nei pianti alti delle abitazioni. Per chi non avesse la possibilità è stata messa a disposizione la palestra.
I sopralluogo
Nel pomeriggio è arrivato il governatore delle Marche Francesco Acquaroli insieme all’assessore Francesco Baldelli e alla Protezione civile per un sopralluogo con la sindaca asssessori e tecnici comunali: «Situazione molto complessa – spiega Acquaroli – come prevedibile. Con la Protezione civile stiamo girando il territorio per avere una fotografia puntuale della situazione. Gli obiettivi sono dare risposte celeri e ottenere dal governo le risorse necessarie per la ripartenza».
Il ponte
Dalla sindaca i ringraziamenti ad Acquaroli: «Ringrazio il presidente per essere venuto a Pergola: seppur non ci sono vittime, i danni sono ingenti.
La rottura
Il sindaco Daniele Tagnani al lavoro ormai da due giorni con i volontari, ha anche emanato una ordinanza che vieta di usare l’acqua in tutto il territorio comunale per il consumo umano per la rottura dell’acquedotto in vari punti: «Situazione drammatica, alcune strade non esistono più, i danni sono ingentissimi. Ma ci rialzeremo anche stavolta!» Praticamente quasi impossibile salire al monte Catria. Fortemente danneggiate diverse attività.