La grande forza dei volontari: per le famiglie nel fango task force di 230 persone speciali

La grande forza dei volontari: per le famiglie nel fango task force di 230 persone speciali
di Simonetta Marfoglia
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Sabato 20 Maggio 2023, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 12:02

PESARO - «Siamo stati travolti dalle richieste, sapevamo che i pesaresi erano generosi, ma l’ammetto: tanto sostegno ci ha commossi». Il presidente del consiglio comunale Marco Perugini riconteggia i moduli arrivati in Comune fino a ieri mattina: sono 230. Tante le domande di persone che si offrono per aiutare le famiglie (ma anche le ditte) colpite dall’alluvione di martedì scorso. Volontari che mettono a disposizione tempo e buona volontà per ripulire i luoghi devastati dall’acqua. Gli “angeli del fango” è l’appellativo con cui vengono definiti, mutuato dall’inondazione di Firenze del 4 novembre del 1966. Da allora non c’è disastro che non abbia qualche “angelo” che affianchi chi è deputato ai soccorsi.


Prova generale


Ieri mattina è stata la prima prova generale per i volontari del maltempo del 16 maggio: un gruppo si è portato a Loreto, il quartiere dove il Genica dopo decenni “in sonno” si è risvegliato schiaffeggiando i residenti con la violenza dell’acqua tracimata.

Destinazione via Panicali dove ci sono famiglie che da martedì spalano melma, poi nel pomeriggio tra Vismara e Cattabrighe dove la zona artigianale è finita sott’acqua per colpa del profetico “fosso della ranocchia”. E questa mattina torneranno ancora a Cattabrighe in strada dell’Acquabona alla sede della Edil Pieffe.

«Non ci aspettavamo tante adesioni - prosegue Perugini - l’idea è nata insieme agli assessori Enzo Belloni e Camilla Murgia e al responsabile della Protezione civiale Ugo Schiaratura: avevamo whatsapp e le bacheche social riempite di richieste. “Come possiamo aiutarvi?” ci chiedevano tutti e allora come Comune abbiamo pensato di intercettare la grande solidarietà dei pesaresi e convogliare le energie per aiutare le famiglie del territorio». Da qui l’iniziativa “Volontari Alluvione”. «E’ successo qualcosa di incredibile - continua il presidente del consiglio comunale - un dilagare di solidarietà. Un sostegno che già avevamo sperimentato ai tempi del lockdown quando si portavano spesa e aiuti a chi si trovava solo e in difficoltà. Un’idea che si è concretizzata mercoledì e che una volta lanciata in poche ore aveva già raccolto decine di adesioni. Tanti sono ragazzi, ma non solo, diciamo che il range di età va dal 1968 al 2002, l’importante è che chi si offra sia maggiorenne. E poi ci sono le donne che non si spaventano affatto di fronte a lavori di fatica. La maggior parte sono pesaresi ma abbiamo avuto anche richieste da fuori regione, una anche da Foggia». Ai volontari il Comune chiede di presentarsi con guanti e stivali di gomma, a guidarli e agli attrezzi ci pensano i tecnici fornendo tutte le declinazioni possibili di badili, vanghe e pale. 


Il reclutamento


«Il reclutamento funziona tramite mail - spiega Perugini - la Protezione civile verifica quali sono le situazioni più urgenti, noi diamo un orario e un luogo di appuntamento e in base alle proprie disponibilità ci si presenta. Vogliamo dare un aiuto concreto alle tante famiglie che si trovano in difficoltà e non ce la fanno, non vogliamo che si sentano lasciate sole. Pesaro si è sempre dimostrata solidale e anche questa volta ha risposto alla nostra chiamata. Il mio augurio? E’ che non serva tutta questa task force di 230 persone». Nel frattempo prosegue la mappatura dei danni riportati dai privati a cui l’Amministrazione comunale ha richiesto di compilare un form: 64 le richieste finora pervenute per un conteggio ufficioso di circa 700mila euro.
 

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