Attraverso una complessa e laboriosa attività di indagine, diretta dalla Procura di Venezia è stato quindi possibile risalire alle reali identità degli utentii.
La Procura ha disposto la perquisizione, anche informatica, nei confronti degli otto, che sono state eseguite nelle giornate del 3 e 4 ottobre nelle province di Benevento, Pavia, Bari, Bergamo, Milano, Nuoro, Aosta, Livorno e Pesaro. Nell’ambito dell’operazione, a seguito delle evidenze telematiche acquisite, è stato inoltre arrestato, per detenzione di ingente quantità di materiale pedopornografico, il sessantenne residente nella provincia di Nuoro. Sequestrato un cospicuo numero di dispositivi informatici utilizzati dai per l’archiviazione e la veicolazione dei file immagine e video di natura pedopornografica, ora all’attenzione dell’Autorità Giudiziaria.
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