Tante offerte di lavoro all'ex direttore del pronto soccorso Gnudi. Per il commiato gli occhi di 70 colleghi medici e infermieri

Gli occhi di medici e infermieri che hanno affrontato la pandemia colleghi di Umberto Gnudi, ritratto al centro
Gli occhi di medici e infermieri che hanno affrontato la pandemia colleghi di Umberto Gnudi, ritratto al centro
di Lorenzo Furlani
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Sabato 2 Aprile 2022, 08:32 - Ultimo aggiornamento: 12:42

PESARO - Dove non è riuscita la pandemia - la più grande tragedia collettiva che abbia colpito il Paese nel dopoguerra - è riuscita l’azienda Marche Nord. Dopo aver retto per due anni alla guida del pronto soccorso la terribile forza d’urto di uno dei focolai territoriali di infezione più virulenti d’Italia, con rare capacità e abnegazione che gli vengono riconosciute innanzitutto dai colleghi, l’ex direttore Umberto Gnudi proprio al compimento del ventesimo anno nell’emergenza urgenza della sanità pubblica ha lasciato il servizio per l’insoddisfacente relazione con la direzione aziendale («Non ho più la sua fiducia - ha dichiarato - e mi hanno detto che non si va in paradiso a dispetto dei santi»).

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Aveva cominciato tra pronto soccorso e 118 a Bologna Nord (Budrio, Bentivoglio e San Giovanni in Persiceto) nel febbraio 2002 ed era arrivato al pronto soccorso di Pesaro nell’agosto 2013.

Fiori e una bottiglia di vino
Le emozioni sono ancora dilatate il giorno seguente l’ultimo turno di lavoro, dopo gli abbracci dei colleghi e le lacrime di tutti al momento del commiato nel reparto con l’omaggio di una bottiglia di vino e di un mazzo di fiori immortalati in un video.

«Ho cominciato la giornata andando a pagare le bollette e sbrigando altre faccende familiari e sto migliorando con le emozioni - scherza il dottor Gnudi - perché a 55 anni non posso permettermi di fare il piagnone».

Una marea di ricordi e testimonianze
Il suo profilo Facebook è sommerso da una marea di ricordi, testimonianze e sentimenti e il suo telefono è surriscaldato. «Sono molto lusingato per le tante manifestazioni di affetto e di stima che mi stanno arrivando da tutte le parti - afferma -.

Quelle della politica le apprezzo allo stesso modo quando sono libere da retropensieri e strumentalizzazioni perché io sono al di fuori di certi schemi, la mia decisione è stata personale e certamente non dettata dalla politica».

Con la direzione di Marche Nord non c’è stato alcun contatto (Gnudi sarà in ferie fine ad agosto) ma tanti messaggi e chiamate sono giunti per offerte di lavoro. «Proposte per la sanità pubblica da varie parti d’Italia - ammette - ma non impegnative e inviti dal settore privato per la formazione, comunque solamente un direttore mi ha chiamato».

Insieme e per sempre
Il sindaco Ricci lo ha indicato al consiglio comunale per una benemerenza e Gnudi vorrebbe che attraverso di lui il riconoscimento premiasse tutto il suo gruppo di lavoro.

Del resto, per sempre e insieme sono le parole chiave del suo post di congedo. Accompagnato dal collage delle fotografie di 70 colleghi medici e infermieri con cui ha affrontato la pandemia, dei loro occhi che hanno visto e vissuto un’avventura, nel male e nel bene, irripetibile.

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