Parco agrivoltaico, il Comune di Fano ha detto no alla Regione: «Non si può ferire ancora il territorio»

Parco agrivoltaico, il Comune di Fano ha detto no alla Regione: «Non si può ferire ancora il territorio». Nella foto da sinistra il vicesindaco Fanesi e il sindaco Seri
Parco agrivoltaico, il Comune di Fano ha detto no alla Regione: «Non si può ferire ancora il territorio». Nella foto da sinistra il vicesindaco Fanesi e il sindaco Seri
di Massimo Foghetti
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Martedì 4 Ottobre 2022, 08:10

FANO - Così come ha fatto il Comune di Cartoceto, anche il Comune di Fano ha espresso un parere contrario alla realizzazione del campo agrivoltaico in grado di produrre 28,38 megawatt di energia elettrica, richiesto alla Regione Marche dalla società Tep Renewables (Bellocchi Pv) srl con sede a Palermo in unestensione di 45 ettari tra i 2 Comuni. Lo hanno espresso chiaramente ieri, nel corso di una conferenza stampa, il sindaco Massimo Seri e il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Cristian Fanesi.

 

«C’è un limite a tutto»

«E’ vero – ha detto il primo cittadino – che siamo in emergenza energetica e c’è necessità di creare sempre più energia alternativa di carattere ecologico, ma c’è un limite a tutto e non è detto che si possa ferire continuamente un territorio già compromesso». Il riferimento è ovviamente all’ampliamento in corso della centrale elettrica di Carrara, già di per sé un impianto non di poco peso per gli abitanti della frazione e punto di partenza dell’Adriatic Link.

«E’ stato il 16 settembre scorso, ha precisato Fanesi, che la Regione Marche ha scritto al Comune di Fano chiedendo un parere sulla realizzazione del nuovo impianto fotovoltaico da inoltrare entro 15 giorni. La risposta è stata spedita il 30 settembre e il parere è stato contrario».

Le caratteristiche critiche

Oltremodo critiche per l’impatto sul paesaggio sono state considerate la localizzazione dell’impianto e le sue dimensioni, oltretutto quest’ultimo non appare conforme al Prg di Fano. Tra l’altro il sito in cui verrebbe ad estendersi è annoverato tra le aree non idonee identificate dalle determinazioni della Regione Marche.

«Abbiamo notato – ha aggiunto Fanesi - come i documenti redatti dalla società proponente non tengano conto delle varie deliberazioni regionali che tutelano le aree di versante e quella identificata dal progetto è una sottoposta a vincolo. Per questo riteniamo che a monte della redazione del progetto ci sia un errore di interpretazione delle norme».

Il parere dell'ufficio urbanistica

Alla lettera spedita alla Regione è stato allegato anche il parere dell’ufficio urbanistica del Comune di Fano che fa proprio riferimento ai vincoli posti dal consiglio regionale nella delibera numero 13 del 30 settembre 2010 e ribaditi nella delibera di giunta 1.736 dello stesso anno. Inoltre, appare alquanto misterioso il fatto che si possano effettuare coltivazioni sotto i pannelli fotovoltaici specie su un terreno scosceso con pendenze superiori a 10 gradi. Come cornice normativa va tenuto conto che mancano decreti attuativi per l’impiantistica legata alla tipologica agrivoltaica. In aggiunta, nello studio di impatto ambientale viene menzionato il Comune di Foggia, completamente diverso per tipologia e morfologia dal nostro.

«Impossibile procedere»

«Questi elementi sono più che sufficienti - ha aggiunto Fanesi - per evidenziare l’inopportunità e l’impossibilità a procedere all’approvazione da parte della Regione Marche». E’ utile ricordare che anche i cittadini possono inviare le loro osservazioni entro il prossimo 8 ottobre direttamente al Ministero della transizione ecologica dove la Tep Renewables ha depositato il progetto. «Intanto – ha concluso Seri - organizzerò un incontro con il sindaco di Cartoceto Enrico Rossi e il presidente della Provincia Giuseppe Paolini per opporci a questa ipotesi. Sia chiaro, noi faremo di tutto per ostacolare questo progetto».

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